Red
31 marzo 2017
Crescono incidenti imprese artigiane sarde
In Sardegna 24 infortuni al giorno, 9.017 in tutto il 2016. La regione tra le peggiori in Italia. Situazione preoccupante anche nell’artigianato: 1.071 incidenti denunciati
CAGLIARI - Crescono gli infortuni nelle imprese della Sardegna: nel 2016 se ne sono contati più di 24 al giorno per un totale di 9.017, con un trend in crescita del 2,7% rispetto al 2015. Stessa tendenza anche nel comparto artigiano: 1.071 incidenti e percentuale in aumento dell’1,6%, in controtendenza con il dato nazionale che decresce del 3,8%.
Sono questi i numeri che emergono dal dossier “Trend infortuni nel 2016 in Sardegna”, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato su dati INAIL, che ha analizzato la situazione regionale nell’Artigianato, nei Servizi e nell’Industria (ad esclusione dell’Agricoltura).
«Con questi numeri la nostra preoccupazione è doppia – afferma la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti - da una parte le imprese artigiane sarde che calano (36.346 al 31 dicembre scorso, in calo dell’1,5% rispetto al 2015), dall’altra gli infortuni che aumentano». «Quest’ultima situazione – continua la presidente - è dovuta anche a causa del “sommerso che, come hanno dimostrato recenti dati, negli anni della crisi è cresciuto. Questo è un segnale molto pericoloso».
La regione, si posiziona al (poco invidiabile) terzo posto nazionale nella triste classifica degli incidenti sul lavoro, preceduta da Molise (+8,1%) e Lazio (+4,3%) seguita da Campania (+1,1%) e Friuli (0,4%); tutte le altre regioni hanno registrato trend in diminuzione. Dal Rapporto emerge come nelle realtà artigiane l’88,8% degli infortuni avvenga in occasione del lavoro mentre il restante 11,2% in itinere.
Il numero maggiore di infortuni si registra nelle “costruzioni e negli impianti”. Seguono poi quello nelle “lavorazione di metalli e macchinari”, poi “attività varie”, poi “trasporti e magazzinaggio” e nelle “lavorazioni agricole e alimentari”.
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