Red
27 marzo 2017
Mercato biologico: incontro a Sassari
In Sardegna, 2.500 imprese con un occhio al mercato ed uno agli incentivi. In Italia, un giro d’affari di oltre 4miliardi di euro. Giovedì, Sassari ospiterà un seminario per le aziende produttrici e trasformatrici del nord Sardegna. Organizzano Confartigianato Imprese Sardegna ed Ecogruppo Italia
SASSARI - Cresce la voglia di biologico in Sardegna. Infatti, nell’Isola sono 2.501 i produttori e trasformatori che operano in questo settore, cresciuto tra il 2014 ed il 2015 del 3,9percento, il cui giro d’affari in Italia ha toccato i 4,2miliardi di euro. Aziende di trasformazione agroalimentare, ma anche imprenditori agricoli, che nell’isola si prendono cura di oltre 146mila ettari di coltivazioni. Tutte attività produttive che guardano con sempre maggiore attenzione alle esigenze dei consumatori italiani e, soprattutto, di quelli internazionali, notoriamente molto esigenti in fatto di ecosostenibilità. Sempre con uno sguardo attento alla certificazione di terreni e colture, che apre le porte ai finanziamenti per gli imprenditori che adottano le misure per le produzioni biologiche o integrate.
Per conoscere le opportunità di crescita ed i bandi regionali, insieme alle normative ed alla regolamentazione del settore, al trend di mercato, ai prodotti più richiesti ed alle potenzialità del marketing, le aziende interessate anche ai mercati nazionali ed esteri, si ritroveranno giovedì 30 marzo, dalle ore 16.30, nella sede della Confartigianato imprese Sassari, in Via Alghero 30, per partecipare ad un seminario tecnico organizzato da Confartigianato imprese Sardegna ed Ecogruppo Italia. L’evento, a partecipazione libera e gratuita, è quindi aperto alle imprese di trasformazione agroalimentari (pastifici, risifici, molini, oleifici, caseifici, conserve e marmellate, mielifici, prodotti sott’olio, verdure confezionate, pasti pronti, cantine, birrifici, salumifici), ai produttori primari (vivai, aziende agricole, aziende zootecniche) ed alle strutture ricettive (agriturismi, fattorie didattiche, percorsi ecoturistici ed enogastronomici).
Il programma del seminario prevede alle 16 la registrazione dei partecipanti. Poi, dalle ore 16.30, l’apertura lavori del presidente Confartigianato imprese Sassari Mario Piras, seguito dall’intervento del segretario della stessa associazion Stefano Mameli e dalla relazione del general manager di Ecogruppo Italia Franco D’Antoni dal titolo “Cresce il mercato, cresce la voglia di biologico in Italia e all’estero”. Subito dopo, spazio agli interventi degli imprenditori del nord Sardegna. Per informazioni, si può telefonare al numero 079/280698. «Il comparto sardo della piccola e media impresa – sottolinea Mameli – ha sempre più necessità di avviare i sistemi di controllo per la produzione e la trasformazione del biologico e di ottenere le certificazioni dei propri prodotti. Queste iniziative sono un’opportunità per tutte le realtà produttive - continua il segretario –artigiane, agricole o turistiche, che sul biologico hanno necessità di sviluppare e approfondire gli aspetti normativi, commerciali e del marketing o conoscere le prospettive di vendita internazionali. Per questo, con le aziende, abbiamo deciso di iniziare un lavoro di formazione che le preparerà a nuovi sbocchi commerciali – conclude Mameli – perché se è necessario avere ottime produzioni o coltivazioni è altrettanto necessario averle certificate».
L’appuntamento di Sassari offrirà informazioni e chiarimenti alle imprese di produzione e preparazione, ma anche le opportunità delle produzioni biologiche, integrate e sostenibili alla luce della crescita dei mercati locali, nazionali ed internazionali. Per l’associazione artigiana, «è fondamentale che le aziende sarde capiscano l’importanza del guardare con attenzione le esigenze dei consumatori. La Sardegna è un territorio che può puntare alle produzioni di qualità e presentarsi ai mercati, soprattutto quelli esteri, con determinazione mostrando il suo enorme potenziale nel settore agroalimentare». Particolare attenzione sarà data anche al consumatore ed al modo in cui fa gli acquisti, attento a quello che compra e che sempre più predilige prodotti genuini e tracciabili. Pertanto si parlerà anche della certificazione di filiera che garantisce il controllo dell’intero processo lavorativo, dalla materia prima al prodotto finale e come tutti gli anelli della catena vengono controllati scrupolosamente.
Durante il seminario, spazio anche alle tematiche riguardanti la crescita globale delle produzioni agroalimentari con particolare riferimento a quelle biologiche ed integrate, le tendenze dei mercati, i principali attori, la domanda dei prodotti biologici e la comunicazione. Si parlerà anche delle procedure per entrare nel regime delle produzioni biologiche ed integrate, le differenze tra le due produzioni, la regolamentazione di settore. Per quanto riguarda i bandi regionali si farà luce ai Programma di sviluppo rurale 2014/2020, in particolare alle misure su Produzione integrata ed Agricoltura biologica, che prevede incentivi agli imprenditori agricoli o associati che adottano i metodi di produzione integrata o biologica. Queste misure prevedono un sostegno economico annuale per ettaro di superficie agricola riconosciuto all’imprenditore agricolo affinché possa attuare produzioni di qualità, e sopperire all’eventuale minor rendimento della produzione intensiva convenzionale, incentivando così le produzioni di qualità, le politiche per la tutela dell’ambiente e regolamentando l’uso controllato di sostanze chimiche nocive.
Nella foto: il presidente Mario Piras
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