Red
25 marzo 2017
Autorità portuali sarde, interrogazione parlamentare
«I porti sardi non possono essere gestiti da Autorità portuali commissariate, tra le ultime in Italia rimaste», dichiara il deputato del Movimento 5 stelle Roberto Cotti
CAGLIARI - Un commissariamento che si protrae da più di tre anni, un ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha provveduto a nominare quasi tutti i presidenti delle Autorità di sistema portuale ed un porto in particolare, quello di Cagliari, il primo in Sardegna, che secondo le ultime rilevazioni di Assoporti, risulta essere il terzo italiano per movimentazione merci, inserito tra i “core” nella rete transeuropea dei trasporti “Ten-t”. Sono gli elementi che hanno spinto il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cotti a depositare un'interrogazione parlamentare in cui viene denunciato il sensibile rallentamento negli investimenti e nell'adeguamento infrastrutturale dei porti gestiti dalle Autorità portuali sarde commissariate, con la conseguente situazione di grave incertezza negli scali compresi nella nascente Adsp (ma temporaneamente gestiti da consorzi industriali e dalle Capitanerie di porto).
Per Cotti, «la situazione di incertezza e rallentamento dei processi di sviluppo portuale, dovuta alla mancata nomina del presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, rende non più procrastinabile tale commissariamento». Nell’interrogazione, l’esponente sardo del M5S, dopo avere lamentato la crisi in cui si trova coinvolta la compagnia dei lavoratori portuali di Cagliari, tale da mettere a repentaglio posti di lavoro e l'operatività del porto commerciale, chiede di sapere quali siano i motivi della mancata nomina del presidente dell'Adsp del mare di Sardegna e in quali tempi si ritenga di procedere con la proposta di nomina, d'intesa con la presidenza della Regione autonoma della Sardegna.
Nella foto: il deputato Roberto Cotti
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