Red
11 marzo 2017
Esordio in trasferta per i Crusaders Cagliari
Domani, prima di campionato per la compagine isolana, che volerà in Lombardia per affrontare gli Skorpions Varese, a Vedano Olona, nel girone A del campionato di Seconda divisione
CAGLIARI – Prende il via domenica il campionato di Seconda divisione di football americano. Domani, alle ore 13, per il girone A, i Crusaders Cagliari scenderanno sul campo di Vedano Olona per sfidare gli Skorpions Varese.
Dopo mesi di intensa preparazione, a contatto con pioggia, freddo, umidità e vento, per il numeroso plotone rossoargenteo è arrivato il momento degli esami. Si porta dietro i soliti problemi legati all’insularità, che non permette di approcciarsi in via amichevole con le altre franchigie italiane. Quindi, i frutti del lavoro svolto si potranno vedere per la prima volta a Varese contro un’avversaria che lo scorso anno, per differenza punti, evitò ai cagliaritani il piacere di superare la prima fase. E poi, una settimana più tardi, ci sarà l’impatto psicologico con la prima casalinga. Una cosa è certa: più giocheranno, più avranno modo di sprigionare le loro potenzialità. Si comincia con i soliti problemi: quelli legati ai costi proibitivi di un viaggio che non consente di utilizzare tutto il parco giocatori a disposizione, a cui si aggiungono anche le defezioni importanti ed improvvise che scombussolano tutti i piani strategici elaborati fino a quel momento. Al check-in in aeroporto si presenteranno 25 atleti più tre componenti del coaching staff: Giuseppe Fiorito, Aldo Palmas e Efisio Melis.
Fiorito è allenatore scafato, che sa come comportarsi davanti a queste asperità: “Andiamo a Varese con qualche assenza di rilievo – dice l’head coach crociato - ma con la consapevolezza che chi entra in campo non abbasserà gli standard da me attesi. Credo che anche in casa Skorpions ci siano stati dei cambiamenti ma penso siano ben consci dell'importanza del match”. Intanto i suoi giocatori rispondono molto bene alle ultime sollecitazioni: “Stiamo cercando di limare quegli ingranaggi che ancora non sono perfettamente oliati – continua Fiorito - e di fare pratica nei doppi ruoli visto che non partiremo a pieno organico”. Ci si alzerà prima dell’alba per sostenere un tour de force fin troppo noto. “Si, ci aspetta una levataccia – risponde - ma nessuno di noi piloterà l'aereo, pertanto non credo che il fattore viaggio inciderà più di tanto. Preoccupa invece la condizione del terreno di gioco: il ricordo del pantano dello scorso anno è ancora ben impresso nella mia memoria”.
Nella foto (di Giulia Congia): coach Giuseppe Fiorito con i suoi ragazzi
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