M.P.
5 marzo 2017
Diana ai pescatori: «oltre 100mila euro dal parco Asinara»
Il vicepresidente del parco dell´Asinara Antonio Diana interviene per alcune precisazioni, anche a seguito della lettera inviata dagli operatori della marineria di Porto Torres e Stintino ai giornali locali
PORTO TORRES – «Siamo in attesa come tutti della nomina del presidente del parco, ma a oggi ci sono un consiglio direttivo e un presidente facente funzioni legittimati a operare, così come previsto da legge e dai regolamenti. Due soggetti che intendono portare avanti, nell'interesse del parco e dei cittadini, tutte le attività e le misure che si ritengono utili e necessarie. Sono convinto che da parte del parco non ci sia trascuratezza verso le marinerie quanto, probabilmente, poca comunicazione». Sono le parole del vicepresidente del parco dell'Asinara Antonio Diana che interviene per alcune precisazioni, anche a seguito della lettera inviata dagli operatori della marineria di Porto Torres e Stintino ai giornali locali.
«Mi preme sottolineare – riprende il vicepresidente – giusto per dare informazioni corrette, che lo scorso anno, i pescatori delle marinerie locali hanno partecipato all'interno dell'area marina protetta a progetti di educazione ambientale». Il parco, per quel progetto aveva stanziato circa 60 mila euro e altrettanti sono stati stanziati per il 2017. Si tratta di risorse che vanno proprio nella direzione auspicata dai pescatori, secondo Diana, perché da una parte creano un'opportunità per dare un reddito alternativo e dall'altra un'occasione per diminuire lo sforzo di pesca nell'area parco.
«A questo, poi, si aggiungono gli altri progetti che il parco sta portando avanti, come quello per le barriere contro la pesca a strascico e il progetto sul ripopolamento dell’aragosta, che vedrà impegnate in prima linea proprio stesse le marinerie - aggiunge ancora Antonio Diana - e ricordo poi che chi fa pescaturismo ha la possibilità di attraccare alle banchine dell'Asinara. La stessa possibilità è data ai pescatori, qualora ne facciano istanza, sia per il giorno che per la notte, salvo nei periodo di massima presenza turistica, a Cala Reale, Fornelli e Cala d'Oliva».
«Certo, tanto c'è ancora da fare per i pescatori e per tutte le categorie dei lavoratori che gravitano attorno al parco dell'Asinara e dell'area marina protetta. Ma ricordo che il consiglio direttivo è pronto ad ascoltare le problematiche degli operatori e, come lo scorso anno, sono già in calendario incontri durante i quali si potranno rappresentare ulteriori criticità - conclude Diana - e l’area marina protetta, con tutte le sue potenzialità deve essere vista dai lavoratori del mare come una risorsa e non come una criticità, e noi stiamo facendo e continueremo i fare il possibile affinchè questo avvenga».
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