Mariangela Pala
4 marzo 2017
Marinerie Porto Torres e Stintino: «più tutela della pesca turismo»
Ancora oggi, alle imbarcazioni da pesca, è negato l’approdo, il pernottamento e l’utilizzo di banchine. Ma soprattutto è di fatto impedito lo sviluppo di attività, quali l’Ittiturismo, «che molto gioverebbe alla tutela della risorsa ittica, - dicono - contribuendo a ridurre lo sforzo di pesca migliorando il reddito dei pescatori e riavvicinando giovani a questo antico mestiere»
PORTO TORRES - Le marinerie di Porto Torres e Stintino, si sono riunite nei giorni scorsi per discutere circa la situazione delle criticità gestionali relative al Parco nazionale dell’Asinara e dell’Area Marina Protetta. Ancora oggi, alle imbarcazioni da pesca, è negato l’approdo, il pernottamento e l’utilizzo di banchine. Ma soprattutto è di fatto impedito lo sviluppo di attività, quali l’Ittiturismo, «che molto gioverebbe alla tutela della risorsa ittica, - dicono - contribuendo a ridurre lo sforzo di pesca migliorando il reddito dei pescatori e riavvicinando giovani a questo antico mestiere».
Da un maggiore coinvolgimento dei pescatori, nelle attività del Parco, «ne trarrebbero vantaggio tutti, - sostengono le marinerie - contribuendo a rendere l’Asinara più vera, riportandola alla sua originaria condizione, precolonia agricola e precarcere speciale. I pescatori, fin dall’istituzione del Parco dell’Asinara e della Amp, lamentano la condizione di marginalità e di scarsa considerazione per la categoria, «mai pienamente coinvolta, anche a causa delle norme istitutive, nello sviluppo del parco».
Con preoccupazione le marinerie registrano la situazione di incertezza nell’assetto di governo del Parco, visti i ritardi nella nomina del Presidente e, soprattutto, la litigiosità tra enti e forze politiche, assolutamente dannosa per il territorio. Le Marinerie di Porto Torres e Stintino, anche alla luce delle modifiche che il parlamento si appresta ad apportare alla legge 394/91 (legge quadro sulle aree protette), sollecitano il presidente Pigliaru e il sindaco Wheeler, «perché in tempi brevi si possa trovare un accordo sulla figura del presidente, che sia di garanzia per lo sviluppo del parco e delle attività della pesca e del mare in generale. Una figura competente, non di parte, che dia nuovo impulso al Parco e alla Amp, perché diventi un luogo di eccellenza per il territorio e dell’intera Sardegna».
|