Red
20 febbraio 2017
Nemapress lancia il premio Tacita Muta
La casa editrice algherese lancia il premio dedicato alle lingue minoritarie. Ci sarà una giuria di esperti, presieduta da Pierfranco Bruni, responsabile del progetto Etnie del MIBACT
ALGHERO - Dal 18 al 21 febbraio in onore di Tacita Muta a Roma si celebravano i "Parentalia": soltanto in quella ricorrenza le donne e gli schiavi potevano dichiarare a voce alta le proprie lamentele contro il Pater familias. «Non so se l'Unesco avesse notizia di questo mito, ma è certo che dietro l'orrore della vicenda di Lala-Tacita Muta si cela, secondo me, una grande verità: soltanto la lingua, il parlare, ci rende liberi. Schiavi e donne compresi. La poesia è stata da sempre strumento di libertà nella comunicazione letteraria e, all’origine, anche forma privilegiata per diffondere saperi filosofici e religiosi».
Con queste parole Neria De Giovanni, direttrice della casa editrice algherese Nemapress, nella giornata che l’Unesco dedica alla Lingua Madre, la stessa giornata di Tacita Muta e dei Parentalia, presenta il Premio a lei intitolato. Una giuria di esperti, presieduta da Pierfranco Bruni, responsabile del progetto Etnie del MIBACT, Ministero dei Beni Attività Culturali e Turismo, sceglierà poeti di lingua minoritaria riconosciuta istituzionalmente dalla legge 482 del dicembre 1999.
Verrà scelto un testo poetico per ciascun scrittore da inserire nella Antologia che sarà presentata a dicembre 2017 a Roma, alla Fiera nazionale del libro “Più libri più liberi”. L’antologia “Tacita Muta- 2017” sarà inserita nella collana “Gli Europei” delle Edizioni Nemapress.
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