Red
4 febbraio 2017
Sport in Regione: il Cip Sardegna chiede continuità
Nella sede cagliaritana di Via Grosseto, il presidente del Comitato italiano paralimpico Sardegna Paolo Poddighe segue con malcelata preoccupazione l’evolversi della querelle che pare coinvolgere l’assessore regionale allo Sport Claudia Firino ed il suo partito di riferimento
CAGLIARI - Nella sede cagliaritana di Via Grosseto, il presidente del Comitato italiano paralimpico Sardegna Paolo Poddighe segue con malcelata preoccupazione l’evolversi della querelle che pare coinvolgere l’assessore regionale allo Sport Claudia Firino ed il suo partito di riferimento. L’ipotizzato avvicendamento al dicastero rappresenterebbe una grossa perdita per il Cip isolano. E Poddighe non sta a tergiversare quando deve tirare le somme sulla politica implementata fino a questo momento da Firino ed il suo entourage.
«Sto temendo l’interruzione di una continuità amministrativa - dichiara – che abbiamo cominciato con lei e che ci sta portando notevoli benefici. L’Assessorato regionale allo Sport ha subito recepito la normativa nazionale, che ha equiparato il Comitato italiano paralimpico al Coni. E infatti nel piano triennale studiato lo scorso anno è stato disposto che fino al 2018 fossimo beneficiari di una valutazione complessiva certa e precisa. Questo perché l’assessora da subito si è mostrata sensibile alle nostre richieste; le saremo sempre grati, perché il Cip isolano migliorerà notevolmente la sua organizzazione futura».
Il presidente del Cip Paolo Poddighe spera che nulla cambi al timone degli uffici di Viale Trieste. «Claudia Firino è un’interlocutrice valida – conclude – e conosce a fondo le basi su cui poggia la filosofia dello sport paralimpico».
Nella foto (di Riccardo Delpin): Claudia Firino e Paolo Poddighe
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