Antonio Sini
3 febbraio 2017
Muore Claudio Caboni: torna l´incubo uranio
Il deputato di Unidos Mauro Pili, denuncia pubblicamente il decesso riconducibile a contaminazioni contratte in servizio dell'ufficiale, un socio del Panathlon di Alghero
ALGHERO - E se ne è andato un uomo, un padre e un servitore dello Stato. Chi conosceva Claudio Caboni apprezzava la sua grande sensibilità, il suo modo irreprensibile di rapportarsi con tutti, un “buono” in senso lato. Era un socio del Panathlon di Alghero, e la sua scomparsa lascia a dir poco attoniti. Ma Claudio era anche, e soprattutto un ufficiale dell’Esercito, un “sassarino”.
Tantissimi gli attestati di stima, di commozione che si indirizzano alla moglie e alla figlia, ma la sua scomparsa ha fatto deflagrare quello che da tempo si denuncia in Sardegna: le morti a causa dell’uranio impoverito, con il quale i militari sono entrati in contatto nel corso delle loro missioni all’estero e nelle esercitazioni in Sardegna. E Claudio Caboni di missioni all’estero ne ha fatte tante, una ventina. E la sua malattia parrebbe contratta proprio nel corso del suo “lavoro”.
Su tutto, squarcia il velo di omertà il deputato di Unidos Mauro Pili, che pubblicamente denuncia il decesso riconducibile a contaminazioni contratte in servizio. La 340esima vittima. Una strage di Stato, di quello stesso Stato che si rifiuterebbe di riconoscere il nesso causale dei decessi denunciati come conseguenza delle missioni e delle esercitazioni. Parrebbe infatti che Caboni si sia rivolto all’Osservatorio nazionale per le vittime dell’uranio, ma non abbia avuto risposte in merito alla sua patologia derivata da contaminazione.
Si parla di omertà delle Istituzioni, di un silenzio troppo rumoroso tendente a salvaguardare gli interessi di Stato, e annullano i diritti della persona alla vita. E la battaglia per conoscere la verità sulla morte di Claudio, potrebbe essere solo all’inizio, perché ora c’è da capire se la famiglia, dopo una tale grave perdita, avrà voglia e forza di lottare contro un muro che si chiama Stato.
Nella foto: l'onorevole Mauro Pili
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