Red
3 febbraio 2017
Cdm impugna assestamento bilancio
Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge del 5 dicembre 2016 "Variazioni del bilancio per l´esercizio finanziario 2016". Il Cdm ha impugnato anche gli assestamenti di Campania e Sicilia
CAGLIARI - La presenza nell'ultimo assestamento di bilancio della Sardegna di norme che prevedono spese senza copertura finanziaria per un totale di 31,5 milioni di euro e di una - riguardante i contratti di lavoro del personale degli enti locali - che invade la competenza riservata alla legislazione statale. Sono le due ragioni per le quali il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge del 5 dicembre 2016 "Variazioni del bilancio per l'esercizio finanziario 2016". Il Cdm ha impugnato anche gli assestamenti di Campania e Sicilia. Il Governo aveva già impugnato, e la Corte Costituzionale bocciato, la manovra Finanziaria 2016.
«L'impugnazione della legge di variazione di Bilancio 2016 decisa dal Consiglio dei ministri ce la aspettavamo: dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla Finanziaria 2016 è infatti tecnicamente inevitabile fare lo stesso con le leggi che da quella discendono, come appunto la variazione di bilancio». Lo dice l'assessore della Programmazione e del Bilancio della Regione Sardegna, Raffaele Paci.
«I risultati di gestione sono corretti - precisa - ma procederemo con il riallineamento formale che ci viene richiesto. Detto questo, faccio notare che lo Stato continua a impugnare leggi solo per mere questioni formali. Le nostre rivendicazioni, che porteranno all'impugnazione della legge di stabilità nazionale 2017 come già avevamo fatto per quella dell'anno scorso, si concentrano invece su questioni esclusivamente sostanziali: vertenza accantonamenti, vertenza province e vertenza farmaci innovativi. E questo per il mancato riconoscimento di pari diritti dei cittadini sardi rispetto agli altri».
Nella foto: l'assessore Raffaele Paci
|