C.S.
2 maggio 2007
“Skate park” algherese in completo abbandono
Lo spazio destinato agli amanti della “tavola a rotelle” è privo di controllo e manutenzione adeguata
ALGHERO - Lo skate park della città di Alghero versa in condizioni di totale abbandono. A distanza di pochi anni dalla sua realizzazione, avvenuta con una ingente spesa di denaro pubblico, la struttura non gode più di alcuna attenzione da parte dell’amministrazione comunale. La gente si chiede cos’è che non và in questo sito? In primo luogo, la struttura è aperta al pubblico giorno e notte, senza alcun tipo di controllo. Questa condizione, se da una parte garantisce l’accesso a tutti senza discriminazioni, dall’altra provoca conseguenze poco piacevoli. Già diverse volte è stato registrato l’ingresso di persone estranee alla pratica dello skate, recatesi sul luogo solo per danneggiare le attrezzature esistenti, e di gruppetti di tossici, attratti dall’idea di avere un posto dove rimanere senza venir disturbati. In secondo luogo, il sito non è mai oggetto di pulizia. «Un ambiente pubblico abbandonato in questa maniera rappresenta una vera indecenza», dice un’abitante del quartiere, davanti a cartacce, bottiglie e buste sparse per terra. Il suo mantenimento è affidato all’azione di chi lo utilizza e degli appartenenti alla società sportiva di skate, i quali si prodigano in periodici interventi di nettezza generale, sostituendosi a chi potrebbe effettuare l’operazione con mezzi e competenze meglio adeguate: logico immaginare in che maniera il risultato finale ne risenta. Un terzo problema è riscontrabile nello spazio che circonda il sito, dove proliferano piante spontanee e infestanti, lasciate crescere liberamente. Questi “punti verdi” rappresentano un potenziale pericolo in quanto, con l’arrivo dell’estate, fungono da habitat ideale per numerosi parassiti dannosi per l’uomo, come le zecche; considerando il fatto che il parco è frequentato anche da bambini, la cosa assume una decisa rilevanza. «Tempo fa abbiamo provveduto a tagliare le erbacce utilizzando vari mezzi di nostra proprietà - confida un cittadino vicino al mondo dello skate - Dopodiché, a lavoro ormai terminato, gli operatori ecologici sono intervenuti raccogliendo quanto da noi già ammucchiato. Quella è stata l’unica volta in cui li ho visti qui». La scarsa pulizia non rappresenta l’unica nota dolente. Un’ulteriore osservazione andrebbe fatta sulle attrezzature situate nell’area. Esse presentano già i segni del tempo e dell’usura, in quanto sottoposte a un utilizzo “estremo” da parte degli appassionati, come lo sport richiede. Inoltre, si rivelano inadeguate per il livello di esperienza raggiunto dai ragazzi stessi, i quali, per esercitarsi bene e crescere professionalmente, manifestano il bisogno di strumenti migliori, ideati per le loro esigenze. L’area, realizzata come un sito innovativo e soddisfacente, rischia dunque di trasformarsi totalmente in un luogo deserto e in declino. L’assenza di una guardia o di un addetto specifico, la mancanza assoluta di controlli periodici, l’inesistente pulizia da immondizia ed erbacce rappresentano delle defezioni prive di scusanti. L’incuria e l’inadeguatezza non costituiscono un’attrattiva per i giovani ma piuttosto una spinta a evitare il luogo, costringendoli a effettuare le evoluzioni sulla tavola in posti meno consoni. Ci si può appellare all’apparente autogestione cui si fa richiamo nel cartello all’ingresso dell’area, dove si invitano tutti gli utenti a « mantenere pulito l’impianto» e « salvaguardare l’incolumità altrui», ma sembra una avviso un po’ troppo generale. Infatti, tenendo la struttura aperta 24 ore su 24, anche chi non utilizza lo skate, e quindi non ha interesse a rispettare il sito, può entrare ed eventualmente sporcare o arrecare danni senza problemi. Perché sono i veri skaters a dover subire le conseguenze di questi comportamenti? Probabilmente la gestione dell’area andrebbe rivista con più accuratezza, partendo dalla considerazione dello skate come uno sport uguale agli altri e che come tale và trattato, visto anche il crescente interesse che vi ruota attorno.
Nella foto: I rifiuti presenti nella zona
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