Red
14 gennaio 2017
«Area sosta nomadi, spese e niente regole»
La portavoce in Consiglio del Movimento Cinque Stelle Sassari Desirè Manca ha presentato all’Amministrazione del sindaco Nicola Sanna un’interrogazione sul tema
SASSARI - Regolamento comunale relativo all’Area di Sosta Nomadi: tante spese e scarso rispetto delle regole stabilite nel testo approvato nel 2003, in primis l’articolo 12. Slegata da ogni strumentalizzazione a carattere razzistico, lontana dalla polemica fine a se stessa, ma concentrata sui fatti e sul necessario benessere della comunità e dei cittadini sassaresi (oltre che delle casse di palazzo Ducale) la portavoce in Consiglio del Movimento Cinque Stelle Sassari Desirè Manca ha presentato all’Amministrazione del sindaco Nicola Sanna un’interrogazione sul tema.
Cosa stabilisce l’articolo 12 del regolamento comunale dell’Area di Sosta Nomadi approvato il 28 ottobre 2003 con delibera numero 117? «Ogni famiglia è tenuta a mantenere pulita la propria piazzola, le zone circostanti, gli spazi comuni e a custodire gli animali domestici, secondo le norme sanitarie vigenti. La sistemazione di eventuale materiale di recupero dovrà avvenire nel modo più ordinato possibile e nei siti indicati. E’ fatto assoluto divieto di accumulo di qualsiasi rifiuto solido ingombrante; l’eventuale rimozione forzata disposta dopo un richiamo verrà addebitata all’inosservante».
Il testo fa poi anche riferimento alle funzioni di un'apposita Commissione: «Non è consentito il deposito di materiali o sostanze che per legge devono essere smaltiti in apposite discariche (batterie, oli esausti). Al rilascio dell’area le famiglie dovranno lasciare la zona da loro occupata libera da qualunque tipo di materiale in perfetto ordine e pulizia. La Commissione controllerà periodicamente lo stato dell’area e comunicherà i necessari provvedimenti qualora non vengano rispettate le clausole sopra descritte».
Dalle quattro determinazioni comunali del 2015 aventi ad oggetto la pulizia e lo smaltimento dei rifiuti ingombranti, si evince che il Comune di Sassari ha speso per tali interventi ben 31mila euro. Dalle quattro determinazioni comunali del 2016 (stesso oggetto delle sopra citate), si evince una spesa comunale pari a 26mila euro. Totale 57mila euro. «Visto che il Comune ha speso quasi 60mila euro, la domanda, o meglio, le domande sorgono spontanee: quali e quanti sono stati i provvedimenti presi in materia dall’apposita Commissione costituita nel 2003? Ma soprattutto: perché l’articolo 12 del regolamento, puntualmente, rimane inascoltato e non viene rispettato?», conclude Manca.
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