Red
9 gennaio 2017
Arte: cala il sipario su We are back
Si è conclusa ieri, nello spazio espositivo del laboratorio creativo del Trigu, in Via Corte d’Appello, a Cagliari, la mostra personale di Angelo Zedda
CAGLIARI – Si è conclusa ieri (domenica), la tre giorni di We are back, la mostra a cura di Chiara Manca, che propone le opere note ed inedite dell’artista cagliaritano Angelo Zedda nello spazio espositivo del laboratorio creativo del Trigu, in Via Corte d’Appello, a Cagliari, dove pannelli espositivi si affiancano a pareti in pietra viva e creano un’atmosfera ed un dialogo intimi fra le opere e lo spettatore. Il 40enne Zedda, autodidatta, ha fatto delle “streghe” il suo principale nucleo artistico, le donne che rappresenta sono uniche, ognuna diversa, ma comunque uguali, i capelli rosso fuoco incorniciano visi pallidi e fieri, gli occhi penetranti e profondi, guardano fisso chiunque incroci il loro sguardo.
I piccoli ritratti ad acrilico, in vecchie cornici di metallo, hanno il sapore antico dell’inizio del secolo passato, quando alle “streghe”, soprattutto in Sardegna, ancora ci si rivolgeva per chiedere aiuto durante la malattia o per scacciare il malocchio della vicina di casa invidiosa. Le piccole donne ci raccontano le due facce della stessa medaglia: a loro ci si rivolge nel momento del bisogno, ma comunque vivono isolate e marchiate dalla comunità.
La mostra è una celebrazione della femminilità, della forza, dell’eleganza e della sfacciataggine che tanto spaventavano nei secoli passati e che oggi sono e devono essere la bandiera di ogni ragazza e di ogni donna. All’inaugurazione, venerdì, è stata presentata la performance inedita di Simona Asuni e delle sue ragazze “streghe” che, con una danza coinvolgente e trascinante, hanno portato lo spettatore ad avvicinarsi lentamente alle opere di Zedda: le cinque donne raccontano la storia delle tormentate streghe antiche e la contemporaneità delle donne di oggi, legate ed unite fra di loro in un ballo corale e cerimoniale.
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