Mariangela Pala
30 dicembre 2016
Versalis: 300milioni di utili, ora rilancio della chimica verde
«Questi dati mettono anche il governo regionale di fronte a nuove responsabilità. Il Presidente Pigliaru non può accettare un nuovo protocollo della chimica verde che non garantisca il rispetto degli investimenti previsti se non addirittura un rilancio», sottolinea il senatore Pd Silvio Lai
PORTO TORRES - «Oltre 300 milioni di euro di utili nel 2015/2016, una società che è totalmente autofinanziata e che anche in prospettiva sembra avere margini di crescita importanti». Così il sentore Pd, Silvio Lai commenta i risultati dell’ultimo biennio della società chimica di Eni, Versalis, resi noti nei giorni scorsi a New York dall’Ad Claudio Descalzi. Dai numeri le performance raggiunte sono più che positive, grazie anche alla maggiore efficienza della piattaforma produttiva, a un focus maggiore del portafoglio prodotti sulle specialities, e alla chimica verde.
«La cura di questi anni, con i costi della chiusura di alcuni impianti sopportati dai territori, ha avuto l’effetto di rendere profittevole un settore che negli anni scorsi appariva arretrato e fonte di un’immagine negativa. Oggi la chimica in utile attenua il crollo del prezzo del petrolio e l’immagine innovativa della chimica verde mette l’Italia tra i Paesi all’avanguardia del settore, tutelando l’ambiente e accrescendo l’occupazione», sostiene il senatore Lai. «Ora tocca al governo, come azionista di Eni, chiudere la pagina della messa in vendita del settore chimico, di cui si è parlato per molto tempo, e farne un settore strategico in via definitiva. E tocca ad Eni fare veri investimenti in ricerca e sviluppo, e non campi fotovoltaici nei territori che hanno consentito, condividendo sacrifici, questo risultato economico e finanziario.», aggiunge Lai.
Risultati che fanno riflettere sulle prospettive della chimica verde e sulla possibilità di una modifica del protocollo per un rilancio del settore fermo da troppo tempo. Dei 700 milioni di euro programmati ne sono stati spesi soltanto 200 e per i lavoratori la chimica verde rappresenta ancora una speranza. Ciò che rivela la realtà però è al di sotto delle aspettative. Nello stabilimento Matrìca ci lavorano circa 130 lavoratori diretti e un altro centinaio nell’indotto, e lo stabilimento resta allo stato sperimentale.
«Questi dati mettono anche il governo regionale di fronte a nuove responsabilità. Il Presidente Pigliaru non può accettare un nuovo protocollo della chimica verde che non garantisca il rispetto degli investimenti previsti se non addirittura un rilancio. Guai se la Regione non rispedisse al mittente un accordo al ribasso come quello di cui è girata la bozza nelle settimane scorse e a cui si è opposta l’assessore all’industria Maria Grazia Piras», sottolinea il senatore. «Se, come detto, i risultati economici di Versalis inseriscono la chimica tra i settori strategici del Paese su cui puntare senza indugi - conclude Silvio Lai - la Sardegna deve poter cogliere questa opportunità anche con la chimica verde. L’unico modo per ottenere questo risultato è lavorare perché si trasformino in fatti e si adeguino al rialzo i contenuti delle intese siglate a suo tempo.»
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