Red
19 dicembre 2016
Huawei apre centro di innovazione
«Grande risultato, Sardegna esempio nazionale per alta tecnologia e innovazione», dichiara il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru. A Pula, il laboratorio di innovazione congiunto con il Crs4 è dedicato a progetti di ricerca sulle Smart & Safe City con il coinvolgimento di partner locali, istituti di ricerca ed università dell´Isola
CAGLIARI - É stato inaugurato oggi (lunedì), il “Joint Innovation Center” al Parco Tecnologico di Pula, un laboratorio di innovazione congiunto con il Crs4 dedicato a progetti di ricerca sulle “Smart & Safe City”, città più intelligenti e sicure, con il coinvolgimento di partner locali, istituti di ricerca ed università in Sardegna. Il progetto è in linea con gli obiettivi prefissati da Horizon 2020, dal “Framework Programme for Research and Innovation” dell’Unione Europea e dal programma di sviluppo regionale della Regione Autonoma della Sardegna “Smart Specialization Strategy”. A tagliare il nastro, con Alessandro Cozzi (country director Italy Huawei Enterprise Business Group), il vicepresidente ed assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru ed il presidente del Crs4 Luigi Filippini. Politiche nazionali e strategia regionale per l’innovazione, il progetto “Tessuto digitale metropolitano” e le caratteristiche operative del Joint Innovation Center sono stati gli argomenti di cui si è discusso nella conferenza di lavoro che ha preceduto l’inaugurazione.
«L’arrivo in Sardegna di Huawei, che accogliamo con grande soddisfazione e che da oggi diventa pienamente operativo con un laboratorio che è l’unico del genere in Italia, rientra pienamente nelle strategie della Giunta per l’attrazione di investitori internazionali soprattutto nel settore dell’alta tecnologia e della ricerca - ha dichiarato Pigliaru - La cooperazione e lo sviluppo di progetti congiunti di ricerca nell’Ict, con particolare riferimento al campo delle Smart & Safe City, favorirà il nostro obiettivo di fare della Sardegna un luogo dove sperimentare gli impatti che le nuove tecnologie, prima di tutto il digitale, avranno nei prossimi 10-15 anni sulla produzione e sulla vita di tutti noi. Ora ci attendiamo ricadute positive su molti fronti. Secondo la strategia Horizon 2020 e la Smart Specialization Strategy, la Regione ha puntato sul rafforzamento della conoscenza e dell'innovazione come motori della crescita futura e della qualità della vita dei nostri cittadini. Ciò richiede il miglioramento della qualità dell'istruzione, il potenziamento degli investimenti in ricerca, la promozione dell'innovazione e il trasferimento di conoscenze, con un efficace uso delle tecnologie dell’Ict che vogliamo applicare anche ai settori tradizionali oltre che a quelli più innovativi».
A gestire le fasi operative dell’accordo è stato, insieme al Crs4, Paci, dopo la firma del “Memorandum of Understanding” da parte del presidente regionale, a marzo, ad Hannover. Nel giro di poche settimane dalla firma, è stato scritto il progetto, ed è poi stato rapidamente valutato ed approvato grazie ad un costante ed intenso lavoro di squadra. L’accordo di Hannover, che oggi si concretizza con l'apertura del laboratorio a Pula, era stato perfezionato a maggio, durante la missione in Cina guidata da Paci, che aveva visitato i laboratori Huawei di Shenzhen e Shanghai incontrando i vertici della multinazionale. «L’innovazione è l’unico elemento che può garantire la presenza e il successo nel mercato globale, e questo vale per le imprese, ma anche per una pubblica amministrazione come la Regione. Proprio attraverso l’innovazione e l’alta tecnologia vogliamo infatti far diventare forte la Sardegna nel mondo e allo stesso tempo da tutto il mondo attrarre investitori - ha sottolineato Paci - Su tutto questo stiamo lavorando moltissimo: la Giunta crede nelle potenzialità dell'innovazione, della ricerca, dello sviluppo in settori strategici come l’Ict. E la Sardegna, proprio in questi settori, vanta competenze e vere e proprie eccellenze, che noi vogliamo sostenere e rilanciare come già stiamo facendo con la strategia intelligente S3 Sardegna, la Smart Specialisation Strategy, inserita nella programmazione dei fondi Fesr. L’arrivo di Huawei, che ha scelto la Sardegna proprio per le competenze e la forte propensione all’innovazione e alla connettività, è una conferma al fatto che la strada finora percorsa è quella giusta e allo stesso tempo uno stimolo forte a fare ancora di più. Ora vogliamo procedere rapidamente, dimostrando quanto questa collaborazione fra pubblico e privato possa essere proficua, per far diventare la Sardegna il laboratorio d’Italia dell’Ict e dell’alta tecnologia».
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