A.B.
18 aprile 2007
Sistema informatico integrato: Collaborano Provincia ed Università
SASSARI - Una rivoluzione in cinque punti: ottimizzare l’attività dell’ente, migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese, rendere trasparente l’azione amministrativa, potenziare gli strumenti attraverso cui si interagisce con l’opinione pubblica, rendere l’azione dell’ente più efficiente anche sotto il profilo economico. Per ora esiste solo sulla carta, prodotto dell’analisi compiuta da Provincia e Università di Sassari, ma il progetto che porterà alla creazione di un Sistema informatico provinciale integrato è pronto. Dopo oltre un anno di indagini tecniche e riflessioni politiche, la via verso l’e-government e l’informatizzazione è spianata. Gli obiettivi, le azioni ed i loro autori, tutto messo nero su bianco all’interno delle linee guida elaborate dal settore Programmazione sulla scorta degli incipit politici del presidente della Provincia, Alessandra Giudici, che al momento di distribuire le deleghe ha tenuto per sé tutta la partita legata all’innovazione tecnologica. Un programma chiaro e preciso, redatto col supporto scientifico e tecnico della Facoltà di Scienze Politiche dell’ateneo sassarese, con cui è stata avviata un’interessante collaborazione proprio sui temi dell’innovazione e delle tecnologie comunicative in campo amministrativo. Le linee guida, primo punto fermo di un processo in transito da anni a causa delle difficoltà incontrate in passato, spiegano i passaggi attraverso cui l’amministrazione provinciale punta a costruire il Sistema informatico provinciale integrato, che è l’ambizioso obiettivo finale. Il primo livello di intervento, quello su cui il documento realizzato da Provincia e Università si concentra in modo particolare, riguarda la riorganizzazione da parte dell’ente del proprio sistema informativo. «Il sistema informatico provinciale integrato è il presupposto necessario per migliorare il sistema dei servizi e delle informazioni che eroghiamo direttamente ai cittadini e alle imprese – spiega Alessandra Giudici – e perciò sarà anzitutto un supporto informatico e telematico per tutte le attività e le funzioni dell’ente». Obiettivo per il quale serve anzitutto «verificare, razionalizzare e ammodernare le dotazioni tecnologiche dell’amministrazione», spiega Salvatore Masia, che come dirigente del settore Programmazione ha lavorato in prima persona alla stesura del progetto per l’informatizzazione della Provincia. Inoltre, «abbiamo creato un tavolo permanente per l’innovazione dell’ente, composto da tutti i dirigenti – prosegue Masia – attorno al quale avverrà lo scambio, la condivisione, il supporto e la cooperazione su tutte le questioni inerenti il tema dell’innovazione dei vari settori». Sul piano politico, rientra senz’altro tra gli obiettivi l’implementazione del sito internet dell’amministrazione, «che reputiamo un prezioso strumento di comunicazione esterna e istituzionale – afferma il presidente della Provincia – capace di assicurare la massima trasparenza sia attraverso l’informazione sia tramite l’accessibilità agli uffici e ai servizi». Allo stesso modo, «la struttura amministrativa si potrà avvantaggiare di un sito intranet provinciale in cui risiederanno servizi come la posta elettronica – prosegue Alessandra Giudici – da cui sarà possibile, tanto per fare degli esempi, consultare atti, circolari, rassegna stampa e links a siti di interesse generale». Sul piano tecnico «abbiamo verificato la necessità di creare una nuova architettura di rete per i dati e la fonia come base per l’avvio del sistema informatico provinciale integrato», spiega invece Rodolfo Bonesu, coordinatore del gruppo di ricerca su “E-government e innovazione della Pubblica amministrazione” della Facoltà di Scienze Politiche. E ancora, lo sviluppo del sistema dovrà partire dalla necessità di «definire i servizi a valenza generale, dalle politiche di sicurezza informatica agli strumenti operativi individuali – conclude Bonesu – progettare e integrare soluzioni tecnologiche differenziate a seconda dei settori, fermo restando il bisogno di salvaguardare la possibilità di integrazione attraverso la costruzione di interfacce software».
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