Red
26 novembre 2016
Energia nell'Isola: Ganau a Nuoro
«Il metano è una fonte di transizione, oggi indispensabile alla nostra Isola, ma il futuro sono le fonti rinnovabili e l´efficientamento energetico», ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale
NUORO - «Il 2018 è un termine forse ottimistico, ma l'auspicio è che entro il 2019 vengano realizzati i primi depositi costieri di Gnl». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau durante la tavola rotonda promossa a Nuoro dall'associazione FinaMente sul tema “Sistema energetico: opportunità e illusioni”, alla quale sono intervenuti Andrea Arzà (amministratore delegato di Liquigas), Paolo Pirani (segretario generale nazionale UilTec) e Chiara Rosnati (docente dell'Università di Sassari), dopo i saluti del sindaco Andrea Soddu e della vicepresidente dell'associazione Tatiana Isoni.
«La mancanza di metano costa alla nostra Regione 400milioni di euro all'anno tra costi sociali ed economici – ha sottolineato il massimo rappresentante dell'Assemblea sarda - oggi abbiamo finalmente un nuovo piano energetico, approvato ad aprile, uno strumento con obiettivi sicuramente ambiziosi, ma che corrisponde esattamente a quelle che sono le esigenze della Sardegna che ha un sistema energetico del tutto disomogeneo. La nostra isola produce circa il 30percento in più del fabbisogno energetico – ha aggiunto Ganau - energia elettrica in più che viene esportata. Utilizziamo fonti vetuste come gli impianti a carbone che dovrebbero essere sostituiti da impianti che producono energie alternative, evitando le grosse concentrazioni produttive, riconvertendo le fonti rinnovabili verso l'autoconsumo».
«Il piano regionale definisce chiaramente quali sono i percorsi da seguire, da qui ai prossimi trent'anni, che sono quelli imposti dall'Unione Europea, una strada obbligata e chiaramente tracciata che si basa sul metano come fonte di transizione, per noi oggi utilissima per ridurre i costi, ma destinata ad essere sostituita dalle energie rinnovabili e dall'efficientamento energetico. La produzione di energia attraverso le fonti rinnovabili, applicata sinora in Sardegna non ha certo avuto ricadute importanti sulle comunità, ma ha solo contribuito ad occupare centinaia di ettari di terreno con benefici solo per le aziende che esportano l'energia prodotta. Oggi – ha concluso il presidente del Consiglio Regionale - è possibile realizzare sistemi di accumulo a costi inferiori e più efficienti».
Nella foto: un momento dell'incontro
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