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Red 25 novembre 2016
Saiu coordinatrice del Progetto Italia Sardegna
Nell’ultimo Consiglio Regionale riunitosi a Guspini, è stato deliberato che l’allenatrice di Muravera, per i prossimi sette mesi, ricoprirà l’incarico di tecnico regionale
Saiu coordinatrice del Progetto Italia Sardegna

GUSPINI - Nell’ultimo Consiglio Regionale riunitosi a Guspini, è stato deliberato che l’allenatrice di Muravera Francesca Saiu, per i prossimi sette mesi, ricoprirà l’incarico di tecnico regionale. Delle sue quarantaquattro primavere, gran parte le ha dedicate completamente alla disciplina, essendo stata anche una valida giocatrice di Seconda categoria, militando nei campionati nazionali di vertice (A1 ed A2). Abbandonata l’attività agonistica, si è dedicata anima e corpo alla diffusione del tennistavolo tra i più piccini ed anche in questo caso i risultati brillanti non sono mancati, soprattutto se si considera che opera in una zona decentrata qual è il Sarrabus e con poche risorse a disposizione. Saiu agirà in stretto contatto con il responsabile della Commissione Tecnica Riccardo Lisci. Sarà lui a dare gli input principali affinché i giovani aspiranti pongisti ed i loro allenatori possano avere gli aiuti necessari per favorire l’evoluzione della disciplina. «Sono fermamente convinta – ha spiegato Saiu – che uno stage di tre ore non permetta ad un atleta di migliorare. Al contrario è il lavoro quotidiano nelle palestre che consente di registrare dei cambiamenti in positivo».

Secondo te che tipo di attività dovrebbe svolgere un tecnico regionale?
«Mettere a disposizione di tutti le sue competenze e conoscenze. E soprattutto essere in grado di organizzare e portare avanti un progetto che abbia come obiettivo prioritario lo sviluppo del settore giovanile. Senza mai trascurare quelle fasce d’età, e mi riferisco al settore femminile, non più idonee nell’abbracciare il Progetto Giovani e dove spesso si registrano dei forti tassi di abbandono. Insomma sarà mio compito monitorare gli atleti, maschi e femmine, almeno fino al compimento dei sedici–diciassette anni di età».

Lo scopo principale di questa manovra?
«Far si che ai tornei regionali giovanili siano degnamente rappresentate tutte le categorie. Più siamo, più il movimento cresce. Questo aspetto a me sta molto a cuore».

Da subito ti sei attivata con tutti i tecnici dei settori giovanili sardi.
«Si. E ho detto loro che nei confronti degli Under10 vorrei portare avanti un progetto che si basi sull’aspetto puramente atletico somministrando dei test relativi al “Trofeo Teverino Ping Pong Kids”. Un tipo di lavoro che in passato è mancato in quanto molte società non sono a conoscenza delle prove fisiche specifiche da preparare. Ma non tralasceremo l’aspetto tecnico che però è maggiormente di competenza delle società».

Praticamente hai costituito una squadra molto affiatata.
«Il lavoro di gruppo è fondamentale. Ho chiesto alla Fitet Sardegna di poter collaborare con tre sparring fissi e mi hanno accontentata. Sono ragazzi che conosco molto bene e con cui sto lavorando con profitto. I loro nomi: Nicola Pisanu (Ad Muravera Tt), Francesco Lai (Tt Guspini) e Alberto Mattana (Asd Muraverese Tt)».

Ti interfaccerai spesso con il responsabile della Commissione tecnica Riccardo Lisci?
«Certo. Posso contare sulla sua collaborazione. Abbiamo molti punti in comune per portare avanti questo progetto. E poi voglio sottolineare come agli stage sia sempre gradita la presenza dei tecnici che seguono i bambini convocati».

Concludiamo con qualche riflessione?
«Anche se ricopro il ruolo di tecnico regionale non ho alcuna verità in tasca. E tutti i tecnici delle società dovrebbero collaborare con noi affinché il movimento cresca. Nelle ore dedicate agli stage i bambini devono confrontarsi e assimilare qualche aspetto nuovo. Non necessariamente deve esserci un miglioramento sul colpo. Per quello ci vuole del tempo e sono aspetti di cui si devono occupare le società di appartenenza».

Nella foto (di Tomaso Fenu): il nuovo tecnico regionale Francesca Saiu con un'allieva



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