Red
19 novembre 2016
Terna: in Sardegna il laboratorio hi-tech da primato
A Codrongianos il più importante impianto al mondo di batterie per numero di tecnologie presenti ed il più grande impianto per lo storage elettrico in Europa
CODRONGIANOS - E’ a Codrongianos il polo tecnologicamente più avanzato d’Europa a supporto e protezione delle reti elettriche: 250mila metri quadrati di ricerca, innovazione e hi-tech, un concentrato di soluzioni d’avanguardia con sistemi di accumulo, compensatori sincroni e cavi sottomarini unici al mondo. Un laboratorio dell’energia che Terna ha aperto per la prima volta giovedì. In questa vera e propria “cittadella tecnologica” da primato, che si estende su una superficie pari a trentatre campi di calcio e realizzata con un investimento superiore ai 70milioni di euro grazie al lavoro di quaranta imprese ed oltre cento persone, Terna ha creato un centro d’ingegneria elettrica di primo livello.
Per l’eccellenza tecnologica Terna punta sulla Sardegna, regione fondamentale per l’evoluzione delle tecnologie e delle infrastrutture elettriche e territorio in cui lo sviluppo delle fonti rinnovabili sta interessando in modo sempre più significativo la rete elettrica locale: dal 2009, la capacità eolica è raddoppiata arrivando a superare i mille mw e quella fotovoltaica è cresciuta di venti volte, a oltre 720 mw. La Sardegna rappresenta così un modello per il cambio di paradigma in corso nel settore elettrico diventando terra d’elezione per una “sperimentazione operativa elettrica” unica al mondo: un’isola-laboratorio per le nuove tecnologie e le reti intelligenti il cui sviluppo Terna sta perseguendo anche in altri territori con il progetto Smart Island avviato al Giglio, Giannutri, Pantelleria e Certosa, con l’obiettivo di integrare rinnovabili, accumuli e mobilità elettrica per una rete più sicura, efficiente e sostenibile.
Oltre al polo di Codrongianos, Terna in Sardegna ha programmato una serie di interventi di sviluppo, ammodernamento e gestione della rete elettrica di trasmissione (per una spesa complessiva di circa 200milioni di euro che si aggiungono agli 800milioni di euro già impiegati sul territorio negli ultimi dieci anni) finalizzati a risolvere le attuali criticità ed aumentare in modo significativo la sicurezza del sistema elettrico isolano, sia in termini di qualità, sia di continuità delle forniture di energia ad imprese e cittadini. Tra le opere principali rientrano il riassetto della rete nell’area di Cagliari, che servirà anche a ridurre l’impatto delle infrastrutture elettriche attualmente presente sul territorio, le linee “Santa Teresa-Tempio-Buddusò” e “Selargius-Goni”, la stazione elettrica di Selegas e gli interventi per il potenziamento della rete elettrica in Gallura. Cinque i primati elettrici della Sardegna nell’area di Codrongianos. Lo Storage Lab all’interno del sito di Codrongianos rappresenta un record mondiale nel settore delle batterie per numero di differenti tecnologie, ben sette, utilizzate contemporaneamente. E’ anche il polo elettrico tecnologicamente più avanzato d’Europa a supporto e protezione della rete elettrica. Inoltre, la Sardegna ha il primato italiano di ospitare i primi due compensatori sincroni di Terna, specificamente studiati per una migliore gestione delle fonti rinnovabili. Ancora, il cavo sottomarino Sapei, che collega l’Isola al resto d’Italia, è il più profondo al mondo. Infine, un primato anche per il Sacoi, che collega la Sardegna alla penisola italiana tramite la Corsica: è stato il primo collegamento tri-terminale in corrente continua ad alta tensione al mondo, in funzione da cinquant'anni.
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