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Red 10 novembre 2016
Motoclub in borgata: rombano le polemiche
Duro attacco da parte del presidente del Motoclub Porto Ferro Claudio Chessa contro i tre presidenti dei Comitati di Borgata. Si parte dall'ironia, per poi arrivare ad affondare pesantemente il colpo
Motoclub in borgata: <i>rombano</i> le polemiche

ALGHERO – Domenica è stata inaugurata la nuova pista Motocross MX Fertilia. Una buona notizia per il mondo dello sport algherese ed un possibile volano per il movimento motoristico, che potrebbe portare un flusso di appassionati in Riviera del Corallo anche “fuori stagione”. Ma, nonostante il clima di festa, pare che non tutti fossero felici della situazione. A denunciare la cosa è il presidente del Motoclub Porto Ferro Claudio Chessa che, dopo aver ringraziato amici ed appassionati, punta il dito senza mezzi termini contro i tre presidenti dei Comitati di Borgata, partendo con ironia, per poi arrivare ad affondare il colpo.

«Vorrei aggiungere il grande senso di gratitudine verso tre persone in particolare che, purtroppo, hanno preferito restare assenti, mentre le loro comunità festeggiavano insieme a noi il raggiungimento di uno storico obiettivo, non solo per il territorio della bonifica, per la città di Alghero, ma anche per tutto il nord-Sardegna. Quindi non posso non ringraziare, per le parole vanamente spese, i presidenti dei tre comitati di borgata che dovrebbero rappresentare il nostro territorio», dichiara Chessa, che si rammarica di alcune accuse mosse «dai tre circa la scorrettezza della nostra buona opera. Ecco cosa intendeva fare agricoltura anche questo fa parte di mondo rurale. La gente deve sapere che fine fanno i terreni agricoli», avrebbe dichiarato uno dei tre, «Agricoltura certo, lo hanno fatto in terreno agricolo», sosterrebbe la seconda e «questo è il #Mondorurale??? Bene ora la gente ha capito ancora meglio la differenza con #vitarurale», avrebbe concluso la terza.

«Noi rispondiamo loro che dimostrano, con queste vane accuse e tali affermazioni, di brancolare del tutto nella più totale ignoranza attacca senza mezzi termini Claudio Chessa - Risulta infatti evidente l'intenzione di sviare il lettore lasciando intendere che la nostra festa fosse una appendice della manifestazione MondoRurale, anch'essa svilita e boicottata dai cosiddetti “Tre Tre”! Ignorano infatti questi signori che sia la nostra, quanto quella di MondoRurale, sono azioni mirate a dar lustro alla bonifica ed a diffonderne l'immagine! Mi preme invece sottolineare, per quanto riguarda i terreni interessati dalla pista, che erano ormai considerati, sia come valore che come usi,alla stregua di una tara! Sono ormai diversi anni, infatti, che l'aeroporto, con i numerosi vincoli posti a tutela dei velivoli e della pista adiacente stessa, ci impediva di poter utilizzare questa vasta area a fini agricoli. Inoltre, la posizione dei terreni, così prossimi alla pista, consente di superare agevolmente gli eventuali blocchi alla realizzazione dell'opera, generati dall'inquinamento acustico, probabilmente prodotto dalla attività prevista. In poche parole, un terreno non più destinabile ad usi agricoli è stato sottratto ad un degrado inevitabile, restituendogli utilità a livello sociale ed economico», spiega il presidente del MotoClub Porto Ferro.

Spiegate le positive ricadute di una struttura a completa disposizione di chiunque, sottolinea come ritenga «più disdicevole ed immorale, non è solo l'aver espresso il proprio parere in maniera così sgradevole e fuori luogo, ma il fatto che questo sia accaduto senza curarsi della veste istituzionale che tanto si vantano di portare! Eccoli qua i rappresentanti dell'agro, ecco i presidenti dei tre comitati... ecce homo!! Non posso credere che la popolazione del nostro territorio, accorsa qui la scorsa domenica per festeggiare questa opera, abbia nel contempo dato mandato a coloro che si definiscono i veri rappresentanti della “Bonifica storica algherese” di “sputtanare” in pubblica piazza una delle poche buone cose realizzate nel territorio negli ultimi anni! Non posso non ringraziarli di cuore per aver fatto vedere a tutti di che pasta sono fatti i loro “rappresentanti”!». Chessa parla di quanti, leggendo le parole postate su Facebook, gli abbiano manifestato disappunto e dissociazione «da quelli che, dopo questo ultimo fatto, ritengono non poter essere più i loro rappresentanti, supponendo che mai lo siano stati! Queste persone, al di là delle false manovre sino ad oggi prodotte, continuano a dimostrare di non operare per gli interessi del loro territorio. Dimostrano altresì di stare portando avanti un'incomprensibile azione di disgregamento della bonifica, probabilmente orchestrata ad hoc da qualche burattinaio che li gestisce a piacimento!».

Chessa considera questo come «l'ennesimo atto anti-sportivo e contrario ad ogni forma di sviluppo portato avanti da colei che in vario modo è chiamata in bonifica. La signora che con tanta enfasi ed impegno ha cercato di far scomparire dalla faccia della terra un’altra fiorente attività sportiva, sempre legata al motocross! Mi sento di poter affermare che ne io, ne i miei compagni di club, ne le loro famiglie e, credo, nemmeno gli abitanti dell'agro, vorranno cedere nemmeno di un passo da quelli che in realtà sono i nostri obiettivi comuni: sviluppo, svago, felicità e progresso! Questi e solo questi sono gli obiettivi che possiamo raggiungere solo se lavoriamo tutti insieme, uniti per imprimere una svolta vera al nostro martoriato territorio! Noi soli possiamo farcela, perché davvero siamo spinti da saldi principi e perchè solo noi, a dispetto di altri, non ci facciamo incantare da certe false sirene della politica! Stringo la mano con la mente a tutti gli amici che da sempre sono stati vicini al nostro gruppo e la tendo anche a coloro che sino ad oggi, con le loro insulse affermazioni hanno cercato di distruggere!».

In conclusione, Claudio Chessa si rivolge direttamente al presidente del Comitato di Sa Segada: «pur avvertendo da parte tua una certa indisponibilità verso la nostra disciplina, vogliamo ripartire per ricostruire il nostro rapporto, dagli eventi locali? Come tu sai, organizziamo il nostro Motoraduno, tra i più importanti della Sardegna, a fine luglio. Questo evento cambia sede ogni due anni e per questo motivo ogni biennio la manifestazione viene organizzata in una diversa borgata. Pur avendo già steso i programmi per la prossima stagione e data la collaborazione che in ogni borgata ci viene offerta dal rispettivo Comitato, sarebbe per noi molto importante se tu manifestassi la disponibilità tua e del tuo gruppo a collaborare con noi per organizzare proprio a Sa Segada un Motoraduno, nel futuro. Sai bene quanti sostenitori abbiamo nella tua borgata che sarebbero felicissimi di poterci festeggiare proprio a casa loro! A voi dico che le porte della cooperazione e dell'impegno fattivo sono aperte, al di là di tutto e di ogni affermazione! Venite a lavorare con noi, liberatevi dalle vostre catene! Viva la Bonifica, viva il Motocross!», conclude il presidente del Motoclub Porto Ferro.



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