L´oncologo aveva 91 anni. Una vita spesa a combattere il cancro. E poi le altre battaglie: l´eutanasia, la cultura scientifica e l´alimentazione vegetariana. Nel 2010 aveva partecipato ad Alghero al meeting sul trattamento multidisciplinare del carcinoma mammario
ALGHERO - Umberto Veronesi, tra gli oncologi più famosi, rinomati e impegnati in Italia, è morto nella sua casa di Milano all'età di 91 anni. Da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate. Era nato nel capoluogo lombardo il 28 novembre del 1925. Era stato ministro della Salute fra il 2000 e il 2001 e anche senatore.
Il nome di Umberto Veronesi ha pesato tantissimo in questi 20 anni in cui ha guidato l'Ieo, l'istituto per la lotta al cancro che fondò nel 1994. Sarà ricordato per le sue ricerche, fin da quando nel 1969, all'Istituto dei Tumori di Milano, mette a punto la cosiddetta "quadrantectomia", un intervento conservativo, soft, con risultati estetici migliori, non deturpanti, per operare il tumore della mammella, nell'epoca in cui nessun chirurgo oncologo si sentiva di rinunciare alla mastectomia classica.
Negli ultimi anni ha lavorato sul miglioramento della radioterapia, introducendo quella intraoperatoria che si esaurisce in una sola seduta durante l’intervento. Difensore dei diritti degli animali, sostenitore del testamento biologico nonché dell’eutanasia, nel 2003 ha creato la fondazione Veronesi per sostenere la ricerca e la divulgazione scientifica. Nel 2010 aveva partecipato ad Alghero al meeting sul trattamento multidisciplinare del carcinoma mammario.
Nella foto: Umberto Veronesi ad Alghero