Monica Caggiari
8 aprile 2007
Deserti di colori nell´Eritrea di Daniela Zedda
Uno spaccato d’esistenza che s’affaccia sulla soglia dell’animo di un popolo fiero e spontaneo, con il quale condividiamo un frammento del nostro passato
ALGHERO - Il giallo e il rosso, colori di Alghero ma anche del paesaggio eritreo. Si è aperta così, all’insegna delle sfumature che caratterizzano le due terre, così lontane eppure così vicine, la mostra fotografica di Daniela Zedda “Deserti di Colori – Immagini di Eritrea”. L’excursus d’immagini, allestito negli spazi del Caval Marì, è stato anche uno dei momenti introduttivi di Festivalguer. La rassegna estiva apre, infatti, i battenti proprio attraverso una serie di manifestazioni culturali, quest’anno dedicate al tema del viaggio. Ed è proprio il viaggio nel continente africano, nello specifico quello fatto nel 1994 dalla fotografa cagliaritana, a raccontare come le esperienze di viaggi segnino l’esistenza di una persona. La mostra di Daniela Zedda, brevemente presentata dall’assessore al turismo Costantino, è stata introdotta dalla presentazione da Erminia Dell’Oro e dalle riflessioni di Massimo Carlotto. Particolare è stato il resoconto in parallelo dell’esperienza di vita di Erminia Dell’Oro, nata e cresciuta nella ex-colonia italiana, e del viaggio avventuroso e a tratti spericolato nell’attuale Eritrea da parte della fotografa. Belle, di un bellezza intensa e di natura quasi intimistica, le immagini, che raccontano gli eritrei, la loro terra e i loro usi e costumi, radicati nei millenni, ma anche visibilmente segnati da un progresso appena accennato. La mostra, che propone 45 scatti, scelti tra oltre 2000 immagini, descrive, quindi, un popolo e l’ambiente circostante e regala ai visitatori, in definitiva, un’immagine che va oltre le istantanee di vita. Uno spaccato d’esistenza che s’affaccia sulla soglia dell’animo di un popolo fiero e spontaneo, con il quale condividiamo un frammento del nostro passato. L’esposizione, aperta al pubblico tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 21,30, sarà visitabile fino al 25 aprile.
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