Red
4 novembre 2016
«L´ennesimo schiaffo ad Alghero»
Aree di crisi: Nessuna marcia indietro per Pigliaru e compagni, nonostante la decisione sia tutta politica e non trovi alcuna giustificazione normativa a livello nazionale. Durissimo Marco Tedde (Fi). L'effetto-Dem sul territorio è devastante
ALGHERO - La Regione conferma la decisione assunta con delibera di giunta regionale qualche settimana fa ed esclude il territorio di Alghero dalle aree di crisi complessa. Nessuna marcia indietro per Pigliaru e compagni, nonostante la decisione sia tutta politica e non trovi alcuna giustificazione normativa a livello nazionale. Eppure non si torna indietro, negando al territorio la possibilità di concorrere per decine di milioni di finanziamenti del Governo.
Per il consigliere regionale Marco Tedde altro non si tratta che «dell’ennesimo schiaffo di una Giunta regionale che guarda la cartina della Sardegna piegata a metà e non guarda oltre il trentanovesimo parallelo». «Una decisione profondamente sbagliata – prosegue l’esponente azzurro- che stride con quanto previsto dall’ dell’art. 1 del Decreto del ministro dello Sviluppo economico del 31 gennaio 2013, secondo il quale Alghero possiede tutti i requisiti per far parte dell’area di crisi complessa: un territorio “soggetto a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale, derivante dalla crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto, oppure da una grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio, qualora tali crisi non risultino risolvibili con risorse e strumenti di competenza regionale».
In questa cornice normativa Alghero rientra pienamente: sia in relazione agli effetti del crollo del petrolchimico e della mancata attuazione del progetto Chimica verde, sia per la crisi dell’industria turistica dovuta al crollo dei flussi turistici e dei numeri dell’aeroporto. «Se ci fosse bisogno di ulteriori approfondimenti, i disastrosi dati sull’occupazione dell’Agenzia del lavoro lo certificano. Occorreva l’istanza di riconoscimento della Giunta regionale, che invece non è arrivata. Siamo sempre più convinti che in assenza di reazioni forti delle istituzioni, della politica e della classe dirigente del territorio questa complessiva azione di devastazione del nord ovest dell'isola proseguirà. A meno che – ha concluso Tedde - non si mandi a casa una giunta che affronta i problemi solo nei convegni e nelle conferenze stampa e mai con atti politici concreti».
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