S.A.
2 novembre 2016
600 euro a mamme imprenditrici
Da oggi al via le richieste per i “voucher baby sitting”. In Sardegna interessate oltre 9mila imprenditrici artigiane donne
CAGLIARI - Da oggi le imprenditrici e le lavoratrici autonome possono richiedere il “Voucher baby sitting”, un contributo concesso dallo Stato per 3 mesi, per un massimo di 600 euro mensili, durante il primo anno di vita del bambino. Potrà essere usato in sostituzione del congedo parentale, per pagare i servizi di baby sitting o i servizi per l’infanzia. Una vittoria di Confartigianato per garantire alle donne il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari e colmare le disuguaglianze rispetto alle dipendenti.
«Le mamme sono tutte uguali, indipendentemente dal lavoro che svolgono. Fare figli è un bene per il Paese e deve essere un diritto garantito a tutte le donne, rendendo disponibili quei servizi e quelle condizioni indispensabili affinché non siano costrette a scegliere se lavorare o fare figli». Così Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, commenta il Decreto dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia e Finanze che estende il voucher baby sitting a imprenditrici e lavoratrici autonome e che, almeno per il 2016, permette di superare la disparità tra imprenditrici e lavoratrici dipendenti.
L’indennità copre un periodo massimo di 3 mesi, nel primo anno di vita del bambino, e l’importo massimo del voucher è di 600 euro mensili, in base alla richiesta dell’imprenditrice. Il meccanismo per fruire del voucher è lo stesso di quello già individuato per le lavoratrici dipendenti: la domanda può essere presentata tramite il sito internet dell’INPS entro il 31 dicembre 2016. Il contributo è erogato nel limite della spesa di 2 mln. di euro e secondo l’ordine di presentazione delle domande.
Nella foto: Maria Carmela Folchetti, presidente Confartigianato Sardegna
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