A.B.
26 ottobre 2016
«Borgate di Alghero terra di nessuno»
«Volontari con le mani legate», accusa il presidente del Comitato di Borgata di Maristella Tonina Desogos
ALGHERO – Una giornata ecologica organizzata dal Comitato di Borgata di Maristella, che ha visto la partecipazione di decine di volontari, ma che si è trasformata in un'occasione persa, a causa della mancata autorizzazione del Comune di Alghero. Questa l'accusa del presidente del Comitato di Borgata di Maristella Tonina Desogos. Diversi i quintali di materiale raccolti a bordo strada, ma poi, qualcosa non ha funzionato.
Infatti, i volontari «si erano accorti che alcune strade erano invase lateralmente da arbusti e avevano manifestato il desiderio di ripulirle (sempre gratuitamente). Come presidente mi sono immediatamente attivata per ottenere le autorizzazioni necessarie sia per la chiusura temporanea delle strade interessate, sia per le opere di manutenzione. Nulla di fatto: il Comune di Alghero non ha autorizzato i lavori in quanto asserisce che le strade nelle borgate non sono di sua proprietà. La Regione, da parte sua, asserisce invece che le strade in agro sono di competenza del Comune. Questa diatriba vergognosa, che dura da decenni, penalizza un territorio già martoriato da una condizione di abbandono disarmante, alla quale contribuisce anche questa situazione di incertezza», racconta Desogos, che sottolinea come solo ad Alghero non si voglia valorizzare le borgate prendendosi onori e oneri derivanti dall'acquisizione del patrimonio regionale sul territorio comunale, al contrario di quanto accade in altri Comuni sardi, come, ad esempio, Castiadas.
Le borgate sono di proprietà regionale «per volontà del Comune e anche di questa Amministrazione. Lo stesso sindaco Bruno, su sollecitazione dei Comitati di Borgata, aveva avviato a inizio mandato delle interlocuzioni con la Regione per risolvere il problema, ma poi non si è concluso nulla. L'atteggiamento di disinteresse da parte di questa Amministrazione si è palesato anche recentemente per bocca dei consiglieri comunali Giampietro Moro, Pietro Sartore, Giuseppe Fadda e Alessandro Loi che, in sostanza, hanno sbeffeggiato le borgate per la richiesta di utilizzare i fondi provenienti dalla tassa di soggiorno esatta da Porto Conte per valorizzare l'area di provenienza dei fondi stessi. Il problema è sempre lo stesso: gran parte della politica di Alghero è contraria a investire, anche solo nei servizi di base, nei territori a nord di Fertilia dai quali invece riceve moltissimo in termini di denaro, immagine e indotto. Questa storia vergognosa, che dimostra un'ignorante miopia politica di breve, medio e lungo termine, deve finire», conclude Tonina Desogos.
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