S.A.
26 ottobre 2016
«Più agro nella tassa di soggiorno»
Il Movimento Cinque Stelle di Alghero apre una riflessione sugli introiti della tassa e la sua destinazione, puntano il dito contro l´amministrazione comunale e i mancati interventi in città e nell´agro
ALGHERO - «Che fine hanno fatto i soldi derivanti dalla riscossione della tassa di soggiorno? Come sono stati impiegati dall’Amministrazione comunale del sindaco Mario Bruno? Lo sguardo, rivolto al presente cittadino, non regala oggettivi riscontri. E la preoccupazione ci assale, mentre la città, le periferie e l’agro versano in un limbo fatto di disattenzione e abbandono». E' il quesito che si pongono i due portavoce del Movimento Cinque Stelle Alghero Roberto Ferrara e Graziano Porcu. L'attenzione dei pentastellati è rivolta al centro urbano, ma anche ai quartieri periferici e alle borgate: «solo ieri, per esempio, è stato chiuso per disinfestazione il parco Terragona in cui i ratti, durante la lunga estate di una città turistica che “chiama” proprio i turisti a versare la tassa di soggiorno, la facevano da padrone come padroni incontrastati di uno spazio che da troppo tempo non è oggetto di derattizzazione».
Il Movimento Cinque Stelle Alghero e i suoi rappresentanti in Consiglio comunale prendono una chiara e netta posizione sul tema, evidenziando «la deficitaria applicazione di questa scelta politica che ha concentrato idee e fondi sullo spazio urbano nel senso più stretto del termine dimenticando periferie e borgate». «In tal senso è sembrato lecito e intellettualmente onesto da parte nostra proporre una modifica del suddetto regolamento attraverso apposita proposta di revisione già protocollata. Obiettivo? Una equa distribuzione delle risorse disponibili sull’intero territorio algherese. Nello specifico, una quota degli introiti provenienti dalle imposte versate dalle strutture ricettive, saranno da destinare alla manutenzione degli spazi pubblici, e del verde pubblico, ed al potenziamento dei servizi pubblici locali nei quartieri periferici e nelle borgate dell’agro» spiegano Porcu e Ferrara.
«Proprio l’agro merita una riflessione ulteriore, e necessaria. L’agro di Alghero è parte integrante della città, non certo realtà altra da sacrificare all’altare del disinteresse. Una realtà viva, da mettere sullo stesso piano rispetto ai quartieri periferici e al centro storico. Una città che non si può scomporre e differenziare in zone di serie A e di serie B, per il semplice fatto che non possono esistere cittadini di serie A e di serie B. Tanti, troppi gli impegni presi in campagna elettorale dall’attuale Amministrazione comunale: tanti e troppi gli impegni, ad oggi, disattesi» concludono i due pentastellati. In particolare chiedono la modifica dell'articolo 5 comma 1 del regolamento di istituzione dell’imposta: «il 20% del gettito dovrà finanziare gli interventi di cui sopra, da effettuarsi nelle borgate storiche della bonifica algherese. Mentre il 10% del monte complessivo sarà destinato specificamente agli interventi nei quartieri del margine urbano cittadino».
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