PORTO TORRES - «Dopo due anni e mezzo di letargo, Pigliaru s’è svegliato e con notevole faccia tosta ha dichiarato che la Regione ha lavorato costantemente per rilanciare e rafforzare il progetto Matrica, che ENI deve attuare gli impegni definiti dal protocollo del 2011 e definire tempi certi». Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia, commenta le esternazioni del presidente della Regione al convegno di Legacoop a Porto Torres.

«Dal sonno profondo al sonnambulismo – sottolinea l’esponente azzurro- non è un grande passo avanti. Se si vuole essere onesti intellettualmente e politicamente credibili occorre prendere atto che quando si stipula un patto per pretendere dalla controparte il rispetto degli impegni occorre in primo luogo adempiere ai propri». Nel 2011 –ricorda il consigliere algherese- la Regione s’era solennemente obbligata ad incentivare la filiera agricola per la produzione della materia prima vegetale, a mettere in campo azioni per la riduzione dell'uso di materie plastiche in agricoltura e ad incentivare l'uso di prodotti derivanti dalla chimica verde, creando le condizioni per l'insediamento a valle di tante aziende per la lavorazione del prodotto e la sua trasformazione in beni d'uso comune.

«Inoltre – ha aggiunto l’ex sindaco di Alghero- "l'addendum" al protocollo del 2011 impegnava la Regione alla definizione di un progetto integrato per il territorio di Porto Torres che prevedesse ulteriori opportunità di verticalizzazione industriale della chimica verde, strumenti di promozione dello sviluppo locale e di contrasto della crisi delle aree industriali con interventi di incentivazione per la creazione d'impresa, l'auto-impiego, la formazione e riqualificazione del personale, le agevolazioni per l'accesso al credito, crediti d'imposta e ogni altro strumento utile per la nascita di nuove imprese e per la ricollocazione degli addetti diretti ed indiretti del sito industriale di Porto Torres».

«Ebbene, per due anni e mezzo la Regione è rimasta inadempiente su tutto il fronte. E anche questo è il motivo per cui non ha potuto reagire alla cancellazione della centrale a biomasse, prevista nel piano originario. Eppure nel Giugno del 2014 la Giunta, tutta la nomenclatura del PD e il ministro Galletti -commenta Tedde- hanno fatto una variopinta e allegra passerella per l’inaugurazione del primo impianto, raccogliendo i frutti del lavoro della Giunta di centro-destra.» Secindo Tedde è arrivato il momento che «dalle kermesse e dalle dichiarazioni di circostanza che ripetono il ritornello “la chimica è strategica e la Giunta dedica la massima attenzione”, utili solo a conquistare un titolo sulla stampa, sia arrivato il momento di passare ai fatti. E cioè -chiude Tedde- adempiere auna volta per tutte al protocollo e all’addendum del 2011».