Mariangela Pala
19 ottobre 2016
Poletti: «Da aziende fallite c’è sempre qualcosa da salvare»
In Italia abbiamo un´attitudine non buona, quando un gruppo industriale va in difficoltà si lascia perdere tutto. Ma da un gruppo che fallisce c´è sempre qualcosa da salvare, occorre quindi investire». Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, durante la visita al polo industriale di Porto Torres, in particolare alla Isolex, azienda nata da ex lavoratori licenziati
PORTO TORRES - «In Italia abbiamo un'attitudine non buona, quando un gruppo industriale va in difficoltà si lascia perdere tutto. Ma da un gruppo che fallisce c'è sempre qualcosa da salvare, occorre quindi investire». Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, durante la visita al polo industriale di Porto Torres, in particolare alla Isolex, azienda nata da ex lavoratori licenziati. «Esistono parti che possono essere isolate, protette e rilanciate, ma bisogna avere la pazienza e la voglia di reinvestire», è l'appello rivolto dal ministro ai lavoratori del comparto e al tessuto imprenditoriale del Paese.
Le due cooperative di Porto Torre Isolex e Turris Sleeve oggi hanno ricevuto la visita del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. Si tratta di due storie parallele di rinascita aziendale prodotta dall'intraprendenza, dal coraggio e dalla lungimiranza dei lavoratori. I dipendenti di due società finite in difficoltà assieme all'intero sistema industriale ricompreso nel polo petrolchimico del Nord Ovest Sardegna hanno messo a repentaglio le loro risorse. Licenziati, hanno chiesto e ottenuto un'anticipazione sulla mobilità e l'hanno trasformata in capitale sociale.
Turris Sleeve è una cooperativa di dirigenti, impiegati e operai fuoriusciti dal petrolchimico. Oggi si offre al mercato internazionale con la produzione di etichettature bio, peraltro strettamente connettibile con lo sviluppo di Matrìca, la newco creata da Eni e Novamont per gestire l'ambiziosa partita della chimica verde in Italia. La cooperativa Isolex, invece, ha attualmente 20 soci lavoratori, 19 dei quali provenienti dalla ex "Isolanti Italiani", più quattro dipendenti e 24 agenti commerciali sparsi per l'Italia. Producono sistemi isolanti innovativi, utilizzano il sughero e dal punto di vista energetico approvvigionano gli impianti con 9.500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici.
«La cooperazione rappresenta la possibilità concreta di uscire dalla cris», è il messaggio lanciato da Legacoop al termine dell'iniziativa "Ricostruire il lavoro", dedicata ai due casi di Porto Torres. «Salvare il proprio lavoro e rimboccarsi le maniche per non vivere di assistenza è una sfida importante, i lavoratori di Isolex e Turris Sleeve hanno fatto proprio così, afferma Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop. «È necessario parlare di progetti e programmazione - sottolinea - il nostro sistema assicura un elevato numero di posti di lavoro alla Sardegna, vogliamo continuare a farlo nel segno dell'innovazione».
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