S.A.
17 ottobre 2016
Zone interne: serve uno shock La sveglia di Riformatori e Fi
I capigruppo di Riformatori Sardi e Forza Italia rilanciano le proposte di leggi dei rispettivi partiti sulle zone interne e sollecitano la giunta regionale ad intervenire
NUORO - «Si convochi subito, senza perdere altro tempo, una sessione straordinaria del Consiglio regionale in cui discutere dei problemi delle zone interne e dei piccoli comuni a rischio spopolamento, mettendo in esame le diverse proposte di legge già presentate dai gruppi politici». E' il capogruppo consiliare dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici, Attilio Dedoni, primo firmatario di una proposta di legge per il rilancio delle zone interne e il contrasto dello spopolamento, depositata lo scorso febbraio, a fare un appello all'esecutivo regionale.
«Per risolvere i problemi delle zone interne e dei piccoli comuni servono azioni concrete, e per fare le azioni concrete servono risorse finanziarie reali di cui ancora non si vede traccia. Le proposte avanzate in sede consiliare sono ben dettagliate e corredate di dotazione finanziaria, come quella dei Riformatori che prevede lo stanziamento di quasi 26 milioni di euro all’anno per attuare un corposo programma di interventi, che vanno dagli sgravi fiscali a una diversa ripartizione del Fondo unico per gli Enti locali, fino agli interventi per favorire il ripopolamento dei piccoli comuni, il loro rilancio produttivo e una più capillare diffusione dei servizi pubblici, a partire da quelli sanitari e scolastici» spiega il consigliere regionale.
Il Consiglio ha un’opportunità per riappropriarsi dell’iniziativa legislativa, mai come in questa legislatura lasciata colpevolmente nelle mani della sola Giunta”, conclude il capogruppo. “Si proceda immediatamente, però, perché in troppi sembrano sottovalutare la gravità della situazione. La Sardegna non può permettersi di aspettare all’infinito che l’esecutivo si decida a presentare la sua proposta, ammesso che esista: si cominci con il mettere in discussione quelle dei consiglieri, starà poi all’esecutivo dimostrare di essere in grado di stare al passo con chi, dei problemi reali dell’Isola, se ne occupa giorno per giorno”
Ancora più incisivo l'intervento di Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale: «Per rilanciare le zone interne – dice l’esponente azzurro- non servono finte riforme e promesse a babbu mortu, ma uno shock positivo immediato. Questo può essere impresso solo da iniziative come la defiscalizzazione, la zona franca, il sostegno immediato alle famiglie: tutte azioni da inserire in un accordo quadro analogo a quello stipulato nella scorsa Legislatura per il Sulcis. Invece non solo la Giunta, dopo tanta teoria e dopo aver sostenuto in campagna elettorale di avere ricette miracolose, non ha mosso ancora un dito, ma in più ci porta indietro di trent’anni su questioni cruciali, come la scuola e i trasporti pubblici, facendo venir meno anche le condizioni minime per lo sviluppo. Ecco perché è urgente e indispensabile che la maggioranza passi dalla chiacchiera alla fase operativa. Forza Italia ha presentato una proposta di legge, che può essere un base del lavoro da compiere».
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