S.A.
14 ottobre 2016
«Anas esclude aziende sarde»
E´ la denuncia del presidente di Confapi Aniem Sardegna Giorgio Delpiano: l’ultimo è il caso delle imprese sarde che da anni si occupano di segnaletica stradale verticale per conto di Anas
CAGLIARI - «L’Anas in Sardegna, di fatto, esclude automaticamente dalle procedure di appalto imprese presenti sul territorio da anni. L’ultimo è il caso delle imprese sarde che da anni si occupano di segnaletica stradale verticale per conto di Anas e che non possono partecipare al nuovo appalto che riguarda il compartimento Sardegna, perché non in possesso di attestazioni SOA per il valore dell’appalto». E' la denuncia del presidente di Confapi Aniem Sardegna Giorgio Delpiano.
«La gara, contrariamente alle norme del Nuovo Codice Appalti che prevedono espressamente di allargare il più possibile l’accesso al mercato delle opere pubbliche alle PMI attraverso la divisione in lotti, è stata bandita inspiegabilmente, in un unico lotto del valore di 13.500.000,00 euro. In questo modo si impedisce alle aziende locali, pur altamente qualificate per lavori di questa natura, di poter concorrere dato che la dimensione del mercato locale non consente nella maggior parte dei casi lo sviluppo di imprese sarde in grado di raggiungere quelle dimensioni economiche» si legge nella nota diffusa dall'associazione di categoria.
«Le imprese sarde – conclude Delpiano - saranno costrette così a licenziare il proprio personale oppure ad accettare il subappalto del vincitore che non trasferirà da altre parti d’Italia il proprio personale. Si renderà disponibile ad utilizzare quello locale, ma al netto del margine aziendale ovvero l’azienda sarda dovrà fare lo stesso lavoro di prima con il 30% in meno di budget oppure dovrà chiudere i battenti. Nei giorni scorsi avevamo denunciato questo rischio e chiesto ed ottenuto l’intervento dell’Assessore dei Lavori Pubblici on. Maninchedda nei confronti di Anas che aveva dato rassicurazioni sul coinvolgimento delle imprese sarde. Non si tratta di una richiesta generica ma di vigilare e garantire che i lavori siano affidati suddividendoli in lotti a tutela delle PMI come impone il nuovo codice appalti all’art. 51».
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