A.B.
14 ottobre 2016
Caccia al cinghiale: al via i controlli sanitari
Calendario delle riunioni per i referenti delle compagnie di caccia, in vista dell´imminente avvio della stagione venatoria 2016/2017
SASSARI - In vista dell'imminente avvio della stagione venatoria, previsto per giovedì 3 novembre, il Servizio Veterinario dell'Asl di Sassari ha programmato una serie di riunioni formative e informative sul territorio, al fine di sensibilizzare tutti i cacciatori al rispetto delle misure sanitarie da applicarsi sui cinghiali cacciati. Le riunioni, rivolte alla partecipazione esclusiva dei referenti delle compagnie di caccia, si terranno mercoledì 19 ottobre: ad Ozieri, alle ore 18, negli uffici veterinari in Regione San Nicola; a Bono, lo stesso giorno, alle 18.30, al Centro Sociale sala comunale Piazza Nassiriya; a Sassari, alle ore 17.30, nella sala riunioni dell'Asl di Sassari, in Via Rizzeddu 21 (ex Ospedale Psichiatrico), nella Palazzina H.
In occasione delle riunioni, il Servizio Veterinario provvederà alla consegna ai cacciatori, indipendentemente dai territori di caccia, del materiale necessario per i campionamenti richiesti dalla normativa e a dare tutte le informazioni riguardo la logistica della consegna dei campioni che saranno poi inviati all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. «Si auspica, anche per quest’anno, la preziosa collaborazione dei cacciatori per raggiungere un numero di campioni che consenta di raccogliere informazioni sempre più certe sulla situazione sanitaria del selvatico nei confronti della Peste Suina Africana», spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione Francesco Sgarangella.
«La dimostrazione dell’assenza di circolazione virale nei cinghiali, infatti, è di fondamentale importanza per il controllo della malattia nel territorio e per la tutela degli allevamenti domestici, oltre che necessaria per consentire la revisione delle aree infette per il selvatico. I controlli consentiranno inoltre di escludere la presenza della trichinellosi, ancora presente nel territorio regionale, causa della grave patologia legata al consumo di carni non controllate ed eventualmente parassitate».
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