Martedì in commissione l'istituzione di un periodico istituzionale cartaceo che arriverà gratuitamente nelle case degli algheresi. Esattamente quello che accade in molti comuni in Italia. Polemico Michele Pais (Fi) che annuncia l'interessamento della Corte dei Conti. Ecco cosa prevede il regolamento all'attenzione dei consiglieri
ALGHERO - Il Comune di Alghero potrebbe presto diventare editore, al pari di numerosissimi comuni sparsi in Italia. L'ipotesi al vaglio martedì prossimo (18 ottobre) della competente commissione consiliare presieduta da Elisabetta Boglioli è la realizzazione e stampa di un periodico - bi o trimestrale - su cui raccontare l'operato dell'amministrazione comunale e quello delle associazioni che animano il territorio. Il finanziamento è garantito da un'apposita voce già prevista in bilancio, ma l'apertura al mercato pubblicitario - nelle intenzioni dell'amministrazione - abbatterà tutti i costi.
Trattasi di comunicazione istituzionale che arriverà gratuitamente nelle case di tutti gli algheresi. Secondo le intenzioni dei consiglieri di maggioranza saranno trattati i temi di maggiore rilevanza: manifestazioni ed eventi di interesse comunitario; servirà per promuovere l’associazionismo, diffondere la conoscenza delle attività socio-culturali, scolastiche, ricreative e sportive. Avrà spazi dedicati alle attività consiliari a cura della Presidenza, ma non tratterà di politica fine a se stessa. Il direttore editoriale è la stessa Amministrazione comunale nella persona del sindaco pro-tempore, cui spetterà il compito di nominare un direttore responsabile iscritto all'albo da comunicare al Tribunale per la registrazione, e quello che viene definito un Comitato Garante (costituito da cinque persone col compito di verificare la rispondenza del prodotto al regolamento e proporre temi su cui fare approfondimenti).
Secondo quando disposto nel regolamento, la realizzazione sarà affidata al servizio di comunicazione e staff, all'Urp e allo sportello del cittadino, ma sono ammesse collaborazioni esterne. Tanto basta a far scatenare il consigliere di opposizione Michele Pais (Forza Italia) sul
social. «Spreco di soldi pubblici, un insulto alla povertà» ribattezza l'iniziativa l'ex assessore al bilancio dell'opposizione che annuncia un interessamento alla Corte dei Conti.