ALGHERO - «Il territorio di Alghero non è discriminato. L’identificazione delle aree di crisi in Sardegna è il risultato della corretta interpretazione delle norme, a tutela di tutte le aree». E' l'assessore regionale dell'Industria Maria Grazia Piras ad intervenire sul caso-Alghero dopo l'esclusione del territorio dalle aree di crisi complesse. Nessun passo indietro dalla Regione, dunque, come richiesto dai sindaci di Alghero [LEGGI] e Sassari [LEGGI] e reiterato anche dal consigliere regionale Marco Tedde [LEGGI].

«Nella delibera numero 49/1 del 13 settembre 2016 – ricorda l’assessore – la Giunta Regionale aveva individuato quale territorio per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa legato alla deindustrializzazione del petrolchimico di Porto Torres i Sistemi Locali del Lavoro di Sassari e Alghero. A seguito di istruttoria tecnica, il MISE ha raccomandato di ridurre la perimetrazione della suddetta area complessa per renderla più coerente con le previsioni normative, a pena di estromissione dell’intero territorio dal riconoscimento di crisi industriale complessa» spiega l'esponente della giunta Pigliaru.

Secondo la Piras sarà comunque riconosciuta la gravità della situazione socio-economica dell’intero territorio, ma il Comune dovrà "accontentarsi" di rientrare in un'area non complessa (dove diminuiscono notevolmente risorse e prospettive di sviluppo): «l’esecutivo esaminerà a breve una proposta di identificazione di aree di crisi non complesse ai sensi del decreto del MISE 4 agosto 2016 che, dopo una consultazione con le Regioni, è stato emanato il 4 ottobre scorso» si legge nella nota diffusa dall'Assessorato. Una prospettiva che aggrava la vertenza in corso tra la Regione e il territorio. Dall'aeroporto alla sanità, non mancano i motivi di frizione tra Cagliari e Alghero. Il primo cittadino algherese era stato categorico nei giorni scorsi sulla questione aree di crisi: «se non si tornerà indietro chiederò al Consiglio comunale di uscire dalla Rete Metropolitana».

Nella foto: l'assessore all'Indutria Maria Grazia Piras