Così, l´eurodeputato del Partito Popolare Europeo, Salvatore Cicu, in merito al blocco delle esercitazioni militari da parte dei 250 pescatori di Capo Frasca
ORISTANO - «C'è un livello di emergenza preoccupante sul comparto della pesca in Sardegna, la protesta dei pescatori di Capo Frasca segnala un livello di tensione altissimo, che né la Regione né il Governo Nazionale hanno preso in carico. Ci sono troppi siti sottoposti ad una servitù militare che ha praticamente estinto le attività di pesca, tradizionalmente fonte di sussistenza e di economia locale».
Così, l'eurodeputato del PPE Salvatore Cicu in merito al blocco delle esercitazioni militari da parte dei 250 pescatori di Capo Frasca [
LEGGI]. L'europarlamentare, già più volte in prima linea negli anni sul caso degli indennizzi governativi ai pescatori del Sulcis rimarca che «il peso della presenza militare nei territori della Sardegna va ricondotto ad un processo di revisione normativa e di reale riduzione che ancora resta debole nell'azione programmatica del Governo».
Cicu aggiunge «sono stati compiuti rilevanti passi in avanti negli ultimi tempi, ma non basta. Bisogna applicare un riequilibrio concreto della presenza delle servitù nell'Isola, una riorganizzazione funzionale delle esercitazioni e una specifica destinazione addestrativa dei territori, il tutto in piena sintonia con le istanze dei pescatori e mettendo in prima linea le esigenze produttive delle comunità».