S.A.
4 ottobre 2016
Lotta all´evasione, Sassari al primo posto in Sardegna
Nel 2016 il Comune incassa oltre 20mila euro, dal prossimo anno riceverà il cento per cento delle riscossioni contabilizzate
SASSARI - Il Comune di Sassari è in Sardegna l'amministrazioni più virtuosa. Lo dicono i risultati pubblicati sul sito web del ministero dell'Interno in materia di lotta all'evasione fiscale che vede il settore Tributi ed entrate di via Wagner impegnato con uno specifico servizio di “contrasto all'evasione”. Nel 2015, dai dati dell'Agenzia delle Entrate, gli accertamenti definiti per mancata opposizione hanno portato all'iscrizione a ruolo di maggiori somme, imposte interessi e sanzioni, per un totale di 299.605 euro.
Nello stesso anno, le riscossione contabilizzate sono pari a 63.925 euro mentre nelle casse del Comune nel 2016 sono entrate 20.418,46 euro. L'attività del Comune nella lotta all'evasione parte nel 2012, quando cioè venne stipulato un protocollo di intesa con l'Agenzia delle Entrate, poi rinnovato dall'amministrazione di Nicola Sanna a luglio 2015. «Abbiamo unito le forze – spiega l'assessore ai Tributi Alessio Marras – e, tra Agenzia delle Entrate e Comune, abbiamo creato un team di esperti. Sono stati messi in campo appositi percorsi di indagine di agevole attuazione che vengono realizzati tenendo conto delle specificità locali.
«La fotografia che viene fuori dalle segnalazioni del Comune di Sassari – aggiunge l'assessore – evidenzia una concentrazione nell’ambito della proprietà edilizia e del patrimonio immobiliare, che individua principalmente i fenomeni di evasione dei redditi fondiari». Le somme assegnate per l'anno 2015 ed entrate nelle casse del Comune, 20.418,46 euro, rappresentano una percentuale di quanto potrebbe spettare al Comune in base alla normativa nazionale, cioè 63.925 euro. La restante parte, infatti, entra nelle casse della Regione. L'articolo 8 dello Statuto della Regione autonoma della Sardegna, infatti, prevede che spettino alla Regione, in tutto o in parte, le entrate erariali riscosse nell’ambito del proprio territorio.
«Come amministrazione comunale – fa sapere il sindaco Nicola Sanna – ci siamo fatti portatori di una proposta di legge regionale che è stata inserita nella legge di stabilità approvata dalla Regione nell'aprile 2016. Una opportunità per garantire al Comune di Sassari e a tutti i Comuni della Sardegna il giusto riconoscimento del lavoro svolto sul fronte del contrasto all'evasione. «La Regione – spiega ancora il primo cittadino – ha recepito la normativa nazionale dall'annualità 2017 e pertanto, dal prossimo anno, i Comuni sardi potranno ricevere i relativi contributi al cento per cento degli importi incassati dallo Stato».
E proprio su nuove entrate il Comune di Sassari potrà fare affidamento se si considera che, a seguito di accertamenti fatti dall'Agenzia delle Entrate su segnalazione del Comune negli anni 2013/2015 e andati a buon fine, risultano ancora da incassare circa 1,3 milioni di euro. Si tratta di un importo rilevante che deriva da accertamenti definiti per mancata opposizione, inviati al Concessionario della riscossione (Equitalia) attraverso l’iscrizione a ruolo esecutivo.
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