Mariangela Pala
4 ottobre 2016
Nubifragio a Porto Torres: «Protezione civile, informazione inattiva»
Allagamenti allo Scoglio Lungo e in altri punti critici della città dove si sono registrati danni alle strutture pubbliche e private. Denuncia del Comitato Asinara sulla situazione del Lungomare. Critiche del consigliere Tellini sulle attività di prevenzione e coordinamento della Protezione civile ancora inattiva
PORTO TORRES - La tromba d’aria che ha attraversato la città e il forte acquazzone ha creato forti disagi in alcune zone rimaste completamente allagate e impraticabili, danneggiando alcune strutture pubbliche ma anche abitazioni private. Le gravi situazioni registrate in alcuni punti della città vanno ben oltre i normali disagi che si collegano alle avverse condizioni meteo. Allo Scogliolungo puntualmente la bomba d’acqua fa saltare i tombini con allagamenti sulla strada dove si forma un fiume acquitrinoso e melmoso, una situazione precaria con odori nauseabondi e insostenibili, in particolare per le attività commerciali vicine.
«Ancora una volta è bastata una breve ma intensa pioggia per far saltare la condotta fognaria che risulta, come diciamo ormai da anni insufficiente – dichiara il presidente del Comitato Tuteliamo il Golfo dell'Asinara, Giuseppe Alesso - le conseguenze sono le solite e le immagini parlano da sole». L’acqua mista a liquami fuoriesce copiosa lasciando detriti e topi sull’asfalto. Uno spettacolo non certo piacevole per gli occhi ma neanche per il naso, visto il “profumo” non certo gradevole. Due anni fa un esposto del Comitato Asinara denunciava la grave circostanza divenuta cronica con l’obiettivo di risvegliare l’amministrazione comunale, «dall’aprile del 2014 non è mai giunta alcuna risposta e non è stato fatto alcun intervento a tutela della salute dei bagnanti e degli esercenti della zona», sottolinea Alesso.
Il collettore fognario che va in pressione perché sottodimensionato, fa saltare regolarmente i tappi dei tombini , «occorre dunque presentare il progetto del partitore fognario in Regione all’assessore ai lavori pubblici per chiedere le risorse necessarie a realizzarlo», aggiunge. Il temporale ha creato difficoltà anche nella zona del Poliambulatorio, in via Funtana di Cherchi, dove è stata recuperata dalla Polizia locale una macchina immersa nel fiume d’acqua.
L’arrivo del maltempo era noto da diversi giorni «ma ciò nonostante le attività di prevenzione e coordinamento sono state praticamente assenti», accusa il consigliere sardista Davide Tellini. «L'evento cosiddetto imprevedibile, ritengo che avrebbe dovuto essere affrontato con la convocazione del Coc così come previsto dal Piano di Protezione Civile comunale di recente approvazione, - sostiene il consigliere - quantomeno per allertare tutte le associazioni che in qualche modo operano nella protezione civile e coordinare gli interventi in città». Il piano assolve a questo compito, «a maggior ragione in queste occasioni - aggiunge - non a caso è stato convocato il Coc in altri comuni rivieraschi in occasione dell'evento di sabato».
Il nubifragio che ha inondato le strade di Serra Li Pozzi, allagato cantine, sradicato alberi e danneggiato alcune scuole cittadine, rappresentava per il consigliere Tellini, una circostanza per testare l'efficacia delle azioni ed eventualmente apporre le dovute azioni correttive. Invece «ad oggi risulta non attivo, nonostante sia stato più volte sollecitato, il sistema di comunicazione ed informazione al cittadino tramite messaggi sulle informazioni che riguardano i comportamenti da adottare in caso di eventi eccezionali come quello accaduto nei giorni scorsi».
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