A.B.
3 ottobre 2016
Trepercento presenta Francesca Randi
Verrà inaugurata sabato sera ad Alghero, la mostra di Francesca Randi, ospitata nelle sale della galleria Bonaire Contemporanea, all´interno della collettiva Trepercento
ALGHERO - “Trepercento”, collettivo di artisti, presenta “quarantadue giorni”, breve ciclo di mostre personali della durata di una settimana ciascuna, nelle sale della galleria Bonaire Contemporanea, in Via Principe Umberto 39, ad Alghero. La rassegna, che si concluderà venerdì 11 novembre, pone l’accento sull’uso del mezzo fotografico in ambito artistico con i lavori degli artisti Giulia Sini, Francesca Randi, Enrico Pugioni, Gianni Ruggiu, Giulia Sale, Marcello Scalas e Giusy Calia.
Sabato 8 ottobre, alle ore 18.30, verrà inaugurata “L'ultimo racconto prima di mezzanotte”. La mostra sarà visitabile dalle 18.30 alle 20.30 e, dal lunedì al venerdì, su appuntamento. In questo suo lavoro, Francesca Randi esalta l'innocenza dei soggetti, ma attraverso immagini scaturite da un buio profondo: sono visioni fortemente intrecciate tra memoria, suggestioni, giochi infantili, sogni ed incubi, dove i ricordi conservano un'impronta spettrale e senza tempo. Come un'archeologa dell'onorico, riporta a galla piccole e grandi ombre, esponendo un timore quasi fiero nei “teatri dell'orrore”, che costruisce con i suoi set. Un mondo di voci dimenticate, ricacciate nel buio da cui scaturiscono, ma capaci di emergere con tutta la loro forza. Il lavoro fotografico di Randi è incentrato sul concetto di realismo fantastico e perturbante: il primo rappresenta una forma di protesta ostinata, di presa di posizione con mezzi estremi contro la precarietà del reale; il secondo è ciò che porta angoscia, l'ambiente domestico che cela in se qualcosa di sconosciuto ed enigmatico. Tra reale ed onirico, appare innestarsi il limbo della sua rappresentazione dove elementi quotidiani, oggetti e luoghi si mescolano a visioni strappate alla dimensione del sogno e del subconscio, con scene dal fascino evocativo e figure umane ambigue.
Francesca Randi incontra nel 1999 il mezzo fotografico. Sviluppa uno stile personale, onirico, con un immaginario fortemente surreale. L’identità, l’infanzia e l’adolescenza, il paesaggio notturno in bilico tra l’incubo quotidiano e la solitudine esistenziale, il doppio, la wunderkammer ed il perturbante: sono alcuni dei temi affrontati da Randi. Attualmente vive e lavora a Cagliari come fotografa e collabora con varie gallerie d’arte italiane ed estere.
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