S.A.
22 settembre 2016
Borgate algheresi: «noi come i terremotati»
La protesta dei presidenti dei comitati di borgata: oltre 300 mila gli euro che nel 2015 il territorio di Porto Conte ha versato nelle casse del Comune di Alghero come tassa di soggiorno. In cambio nessun intevento
ALGHERO - «Spariti, volatilizzati. L'ennesimo grande colpo ai danni di Porto Conte e delle borgate. Sono oltre 300 mila gli euro che, nel solo 2015, il territorio di Porto Conte (strutture ricettive sulla costa a nord di Fertilia e delle zone agricole circostanti) ha versato nelle casse del Comune di Alghero come tassa di soggiorno. Invece di quei soldi, si è visto poco o nulla: una grande, l'ennesima occasione persa per l'amministrazione di Alghero, guidata da Mario Bruno, per dimostrare che ci tiene a valorizzare Porto Conte, che ha smesso di considerarla come una vacca da mungere fino allo stremo delle forze, come accaduto sino a ora».
I presidenti dei Comitati di borgata attaccano duramente l'amministrazione comunale di Alghero e non usano giri di parole per definire uno situazione allo stremo: «anche quest'anno, l'ennesimo stupro del territorio sempre meno incontaminato a nord di Fertilia: bombe ecologiche abbandonate, cassonetti strabordanti di rogna per settimane, topi festanti, lettere indignate da parte dei turisti, verde e luoghi pubblici ignorati con tetti che cadono a pezzi, Capo Caccia ridotto a un immondezzaio: più che di Parco, qualcuno ha iniziato a parlare di “P_rco” di Porto Conte. Diversi titolari di strutture ricettive, interpellati da noi, confermano di non aver visto in loco interventi che possano giustificare l'esborso della tassa da parte dei propri clienti». E addirittura accusano Sant'Anna di mandare i vigili nelle zone terremotate «senza capire la vera catastrofe che sta subendo la propria città e che meriterebbe, da mesi, la stessa identica urgenza di trattamento».
Nel finale, i Comitati di Borgata di Sa Segada - Tanca Farrà, Maristella, Guardia Grande - Corea tirano in ballo anche l'articolo 9 della Costituzione per il diritto alla tutela del paesaggio: «coloro che non comprendono la verità, la gravità, la serietà di questo passaggio, dovrebbero davvero chiedersi se sia il caso di proseguire nella propria azione amministrativa». E invitano l'amministrazione «ad una maggiore responsabilità, consapevolezza e attenzione verso le priorità del territorio»; nonchè esortano la minoranza «ad immediati interventi anche da parte della magistratura laddove sia possibile, per risvegliare ciascun componente della maggioranza, dimostrando che non si lotta per pura contrapposizione politica ma che Alghero deve seriamente difendersi da un assurdo stato di “Calamità Comunale”».
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