La possibile cessione della storica testata giornalistica sarda da parte dell´attuale editore preoccupa ordine dei giornalisti e Assostampa sarda. Preoccupazione anche da parte della Giunta regionale
SASSARI - In questi giorni la redazione della
Nuova Sardegna è impegnata in una dura azione di protesta contro l’annunciata cessione della testata. «Non è un passaggio di poco conto, non è semplicemente una fase complicata di una vicenda aziendale: è un capitolo nuovo, allarmante e per ora molto illeggibile nella vita di un giornale che da 125 anni rappresenta una voce determinante per l’opinione pubblica isolana» sottolineano Assostampa e Ordine dei giornalisti di Sardegna.
«È in questione un pezzo di democrazia, è in questione il presente e il futuro dell’informazione sarda. Di sicuro per adesso c’è soltanto il passato, che parla di garanzie per i lettori e per i lavoratori dell’informazione, di pluralismo e di scelte editoriali leggibili e trasparenti. I giornalisti, ma prima ancora i cittadini e le Istituzioni che li rappresentano, hanno il diritto di conoscere il futuro dell’informazione. Hanno il dovere di pretenderlo. L’Assostampa e l’Ordine dei Giornalisti sono accanto ai giornalisti della Nuova Sardegna, condividono la loro protesta e la loro preoccupazione e chiedono alla Regione Autonoma della Sardegna di impegnarsi perché tutti i passaggi di questa vicenda avvengano sotto un fascio di luce» chiude la nota a forma dei due presidenti, Celestino Tabasso, Francesco Birocchi.
«C'è grande preoccupazione per le notizie relative alle intenzioni del Gruppo editoriale l'Espresso-Finegil sul futuro de la Nuova Sardegna. Le voci sulla possibile cessione della testata - ha aggiunto l'assessore - allarmano sia per le possibili ripercussioni sui giornalisti e i lavoratori del quotidiano, sia per il rischio che un cambiamento nella proprietà o gestione porti ad una minore indipendenza e libertà del giornale. La pluralità e la libertà di informazione in Sardegna è garantita anche dall'esistenza, tra gli altri, di due quotidiani di grande tradizione e valore, ed è una condizione che è necessario difendere». A dirlo è l'assessore dell'Informazione Claudia Firino a nome della Giunta regionale.
Nella foto: Francesco Birocchi, presidente Odg Sardegna