A.B.
14 settembre 2016
L’Accademia Sironi continua a crescere
Nuovi Bienni di secondo livello tra Cinema documentario e Didattica dei Musei, nell´Accademia di Belle Arti di Sassari
SASSARI - L’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari si è dotata di due nuovi bienni di secondo livello: Cinematografia e fotografia documentaria (appartenente alla Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte) e Didattiche dei Territori e Comunicazione Globale (appartenente alla Scuola di Didattica dell’Arte). Il biennio in Cinematografia e fotografia documentaria nasce dall’esigenza di offrire strumenti tecnici e teorici che diano la possibilità di registrare e fissare l’enorme patrimonio culturale della Sardegna rappresentato dagli importanti beni architettonici, archeologici, paesaggistici e demo-etno-antropologici.
Sarà un percorso tra le possibilità e le problematiche del fare regia documentaria. All’interno del corso, tutti gli studenti realizzeranno un proprio cortometraggio documentario sotto la guida costante dei docenti, che cercheranno di esaltare le capacità, le specificità e gli interessi di ognuno, dando vita a tanti sguardi sul reale quanti saranno i partecipanti. Le principali basi didattiche peculiari di questo corso sono: l’inversione del rapporto tra teoria e pratica, la collaborazione ed il confronto continuo con i professionisti del settore (in Sardegna in rapido sviluppo), l’apprendimento concreto dei modi e delle tecniche per dirigere e montare un film documentario. Il metodo didattico parte dai discorsi teorici per affrontare in un secondo momento gli aspetti tecnici e produttivi. Gli studenti saranno incoraggiati a confrontarsi sulle pratiche, raffinando il proprio personale sguardo, mentre apprendono le tecniche della narrazione documentaria. Le attività formative all’interno del Biennio sperimentale di secondo livello saranno realizzate in forma di lezioni frontali, laboratori, seminari, visite didattiche, conferenze, tirocini e stages. Importanti e concreti sono gli sbocchi occupazionali. Si formerà una figura composita e complessa (ancora poco diffusa in Italia), capace di ideare un progetto (anche in collaborazione con storici e ricercatori), scrivere una sceneggiatura, preparare un piano di lavorazione, realizzare delle riprese visive e sonore, dirigere un attore, uno speaker, montare ed editare un filmato. In tal senso gli sbocchi professionali sono indirizzati verso il mondo della produzione televisiva e cinematografica, e verso i fabbisogni di enti locali, musei, ecomusei ed istituti di ricerca per soddisfare quelle esigenze di raccolta, “archiviazione”, diffusione e valorizzazione della ricchezza del patrimonio dei beni paesaggistico-architettonici, e demo-etno-antropologici.
Il secondo Biennio in Didattiche dei territori e comunicazione globale si prefigge di intervenire in maniera specialistica nella gestione e nella produzione di elementi didattici formativi e comunicativi per i principali livelli deputati alla conservazione ed alla gestione del patrimonio culturale e delle relative forme artistiche. La comunicazione didattica delle realtà espositive si manifesta con maggiore efficacia ed autorevolezza se il patrimonio è rappresentato attraverso le forme organizzate e significative della sua realtà date dal rilievo, dalla fotografia e dalla catalogazione, che ne sintetizzano significato e consistenza. Viene perciò data importanza specifica ad una formazione alta su tali elementi, con insegnamenti che si avvalgano sia dei mezzi tradizionali, sia delle nuove tecnologie multimediali, alla loro organizzazione in allestimenti nelle realtà museali, alla costruzione di elementi avanzati di didattica informativa rivolti ai vari target di fruizione, a partire dalle unità educative spesso presenti nelle realtà museali organizzate. Anche qui, molto stimolanti sono gli sbocchi professionali. A puro titolo esemplificativo, possono essere indicati profili professionali di direttamente tipo museale, sia nel comparto statale, sia in quello dei musei civici (a diretta competenza regionale), con particolare attenzione ai poli museali: catalogatore, responsabile dei servizi educativi, assistente tecnico addetto alle collezioni, educatore museale; in senso più ampio ed in accordo con le esigenze degli enti territoriali: curatore e/o supervisore di eventi artistici, mostre etc.; addetto alla promozione dei siti e dei sistemi museali; curatore di produzioni digitali museali. Importanti ed in forte sviluppo appaiono le necessità legate ai servizi di coordinamento e consulenza professionale, per il settore privato, di società editoriali su carta e multimediale e delle Fondazioni, con riferimento particolare a quelle legate ai cosiddetti “servizi aggiuntivi” delle grandi aree archeologiche ed artistiche (gestione dei siti e grandi mostre).
Non meno interessanti sono i bienni già attivi in Grafica d’arte e progettazione e Pittura. Il primo ha l’obiettivo di qualificare nella formazione dell’operatore grafico artistico, quelle capacità di traduzione delle potenzialità progettuali dell’arte in elementi di produzione fattiva del prodotto, non trascurando gli aspetti di originalità e di pura ricerca linguistica. Per gli sbocchi lavorativi, la grafica applicata all’arte estende le sue competenze ai necessari e peculiari approfondimenti sperimentali, nei campi di progettazione del modello grafico artistico bi-tridimensionale e virtuale. La conoscenza delle modalità legate alla video grafica costituiscono un modello produttivo in grado di costruire complessità comunicative multimediali efficienti. Di conseguenza, ne risulta un profilo professionale che completa l’arco delle competenze disciplinari formulando un ventaglio di specializzazioni ad alto contenuto tecnico collocandosi nel bacino della domanda di alta formazione professionale. Il biennio di secondo livello di Pittura intende sviluppare capacità interpretative dei fenomeni legati al mondo dell’arte attraverso la conoscenza delle teorie, dei materiali e degli apparati tecnologici dell’arte, ai suoi contesti, alla sua diffusione, alla sua interpretazione. I laboratori saranno luogo di esperienze formative altamente specifiche ed integrate agli universi specifici di maggiore rilevanza. Le prospettive occupazionali sono quelle del mondo delle arti visive e delle professioni specialistiche ad esso collegate nel campo dell’operatività estetica, della comunicazione e della divulgazione dell’arte. Naturalmente, tutto questo ha alle spalle una formazione pregressa nei sette trienni di primo livello in Pittura, Scultura, Decorazione, Grafica, Scenografia, Didattica del’arte e Nuove tecnologie.
«Tutta questa offerta formativa – sottolinea il direttore Antonio Bisaccia - è frutto di un lungo lavoro di progettazione che in questi anni ha radicalmente mutato lo stesso dna dell’Accademia, posizionando la qualità dei suoi corsi di studio tra la ricerca scientifica e artistica di livello universitario e il necessario rapporto stretto col mondo delle professioni dell’arte vecchie, nuove e nuovissime. Non siamo mai stati sacerdoti del nuovismo a tutti i costi, ma abbiamo sposato tutte le necessarie evoluzioni dei linguaggi tecnologici: senza atteggiamenti tecno-feticisti. Con lo scrupolo primario di mantenere comunque viva la tradizione: intesa non in senso statico, ma nel suo dispiegarsi tra le dinamiche (a volte molto complesse) del contemporaneo. Per dirla con un’immagine semplice - continua Bisaccia - la tradizione non è conservata dentro una campana di vetro ma è posta al centro delle sintassi (come si usa dire con un termine brutto, ma di successo) crossmediali. Con un solo obiettivo: l’Accademia con al centro la formazione dello studente e con in mente l’idea di un servizio utile alla comunità in cui operiamo: ovvero tutta la Sardegna».
Sono aperte le iscrizioni per il nuovo anno accademico per un percorso dedicato agli studenti che rappresenti una scelta legata dalla passione, quella dell’arte. Una passione che sta avvicinando sempre più studenti all’istituzione di Alta Formazione Artistica in Sardegna: studenti che hanno voglia di aprire nuovi orizzonti nel campo della creatività. Inoltre, i bienni dell’Accademia Sironi permetteranno agli studenti sardi di concludere il loro ciclo di studi accademico (il 3+2) in Sardegna e realizzare un percorso di perfezionamento che possa avere, particolare da non sottovalutare, reali sbocchi occupazionali. E’ anche in arrivo (ma non ancora attivo) il Corso quinquennale in Restauro, con valore abilitante alla professione di restauratore. Una vera e concretissima opportunità di lavoro per gli studenti che sceglieranno questo percorso altamente professionalizzante. Al momento, l’Accademia Sironi, che ha incrementato le iscrizioni nell’ultimo anno accademico e che ha celebrato due anni fa i suoi venticinque anni di vita, mantiene un trend di crescita costante rappresentando il polo di eccellenza assoluto nella formazione artistica dell’Isola. Ruolo che le compete, portato avanti strategicamente in un’ottica di visione e condivisione con tutte le componenti territoriali, e che ha come obiettivo la creazione di una reale e produttiva filiera dell’arte in grado di formare e valorizzare i talenti della Sardegna. La Sironi rappresenta un’opportunità sotto il profilo della crescita artistico-culturale degli allievi. Per accrescere un patrimonio di conoscenze che punta al futuro salvaguardando la natura delle proprie radici dando spazio al talento. Le iscrizioni al colloquio di ammissione scadranno venerdì 30 settembre, per chi non ha l’iscrizione diretta. La scadenza per l’iscrizione diretta è per sabato 29 ottobre. Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere alla Segreteria studenti, telefonando al numero 079/280022, inviando una e-mail all'indirizzo web info@accademiasironi.it, o andando sul sito dell'Accademia Sironi.
Nella foto: il laboratorio d'incisione
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