ALGHERO - «Con riferimento alla Procedura di selezione del socio privato, il cui termine di presentazione delle offerte era in scadenza in data odierna, il Consiglio di Amministrazione della Società comunica che detto termine è stato prorogato al giorno 27 settembre alle ore 12.30». Questo l'annuncio appena giunto dagli uffici della Sogeaal, che certifica un nuovo flop per quanto riguarda l'ingresso quale socio di maggioranza da parte di un soggetto privato per l'Aeroporto di Alghero.

Nessuno ha presentato un'offerta per acquisire lo scalo Riviera del Corallo. Stando a quanto si apprende dalla società di gestione, la decisione è stata presa per consentire a potenziali investitori di aver accesso alla decisione della Commissione Europea. «A tutt’oggi, infatti, la Decisione di cui trattasi non è stata pubblicata in quanto è ancora in corso la procedura per l’eventuale secretazione di alcune parti da parte degli Enti preposti, che devono attendere le segnalazioni dei diciannove soggetti coinvolti nel caso in questione», si legge nella nota.

Il CdA ha annunciato di aver avviato nei competenti uffici le verifiche per comprendere quali siano le tempistiche entro cui, esaurite le verifiche di cui sopra, e le eventuali ulteriori incombenze, la sentenza possa essere pubblicata e quindi accessibile a tutti; «alternativamente, di aver già interessato gli Enti preposti, affinché, stanti le severe regole della Procedura di Selezione del Socio Privato in tema di segretezza, che garantiscono l’assoluta riservatezza della documentazione di gara, possa in ogni caso essere autorizzato l’inserimento in “data room” di una copia della Decisione, o delle parti rilevanti della stessa, al fine di renderla fruibile quantomeno ai soggetti interessati».

Contestualmente, Sogeaal ha annunciato che proporrà un esposto nei confronti dell'ex direttore Umberto Borlotti, dell'ex assessore comunale Giancarlo Spirito e dell'onorevole Mauro Pili, «per le loro gravi e calunniose dichiarazioni, esclusivamente tese a gettare discredito sulla correttezza dell'azione gestionale della Società. Il CdA inoltre, dovendo obbligatoriamente distinguere tra il diritto di critica personale o politica e la diffusione di false notizie, ravvisando nella scientifica, costante e mirata opera di disinformazione da parte dei soggetti di cui sopra (in probabile concorso con una serie di altri soggetti che hanno avuto interessi nella Società durante il decennio gestionale precedente) i possibili estremi per l’applicazione dell’Art.353 del Codice Penale (turbativa d’asta) sta predisponendo una articolata relazione al riguardo che inoltrerà quanto prima al Signor Procuratore della Repubblica», concludono i vertici Sogeaal.