S.A.
5 settembre 2016
Musica e poesia a Cagliari
Nello storico giardino dei Cappuccini, la compagnia Le Voci del Tempo proporrà una serata dedicata alla poesia e all´innamoramento con lo spettacolo “Soul” fatto di parole e canzoni rispettivamente di Giacomo Leopardi e Sam Cooke
CAGLIARI - Martedì 6 settembre, l'Orto dei Cappuccini di Cagliari si apre alla città per farsi teatro di eventi e iniziative culturali. Nello storico giardino, per secoli proprietà dei frati che dimoravano nel convento situato tra viale Sant'Ignazio e viale Merello, la compagnia Le Voci del Tempo proporrà una serata dedicata alla poesia e all'innamoramento con lo spettacolo “Soul” fatto di parole e canzoni rispettivamente di Giacomo Leopardi e Sam Cooke. L'ingresso dal civico 19 di viale Merello è libero e gratuito; dalle 19,00.
All'età di diciannove anni, sullo Zibaldone, Giacomo Leopardi raccontava in poche intense quanto indimenticabili pagine la storia del suo primo innamoramento. Si tratta di un'esperienza che egli dichiara sin da subito di aspettare da tempo, per conoscersi alla prova di nuovi sentimenti, confrontare l'amore provato in prima persona, ancora per lui sconosciuto, con quello invece conosciutissimo raffigurato in secoli di poesia italiana da lui frequentata come lettore indefesso.
A questa primizia letteraria, Le Voci del Tempo accostano la musica soul di Sam Cooke, un repertorio che proprio dell'innamoramento, della sensualità, della passione fa il suo colore principale: l'intento artistico è di portare la letteratura all'interno della musicalità, di realizzare concerti fatti di pagine e canzoni. Alla Compagnia (lo scrittore Marco Peroni e il musicista Mario Congiu) frequentano da anni l'affascinante e misterioso rapporto fra musica e parola, lasciando affiorare di volta in volta i contorni biografici di un personaggio storico, le contraddizioni di un'epoca, sempre più spesso le libere evoluzioni della poesia.
Le note, le pagine si incontrano sul terreno comune della musicalità e dell'intonazione, in un incedere di immagini evocate, suggerite all'ascoltatore come persona e non pubblico, unico e irripetibile alloggio di fantasie, sogni, memorie. Egli è portato a vedere, fabbricare per sé immagini esclusive proprio attraverso il piano d'ascolto, non indotto da video o fotografie o scenografie che non siano naturali, fatte di panorami e vedute particolari e suggestive.
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