Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Catalogna e la Sardegna, tramite il finanziamento di Google
ALGHERO – Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Catalogna e la Sardegna, tramite il finanziamento di Google. Il primo traduttore atomatico per la lingua sarda nasce grazie al supporto del gruppo di ricerca Tradumàtica, della Università Autonoma di Barcellona e di Prompsit, azienda alicantina che si occupa della piattaforma libera di traduzione Apertium. Il progetto è stato finanziato interamente da Google, tramite il programma “Google Summer of Code”.
La piattaforma è stata creata dall’Università di Alacant (2004) per la combinazione del castigliano-catalano ed oggi, include circa quaranta lingue, tra le quali il bretone, l'occitano ed il basco. È un traduttore che si basa su delle regole ben definite ed è uno strumento utile per le lingue in fase di standardizzazione.
Per la creazione del traduttore, si sono realizzati dei dizionari specifici grazie anche a Wikipedia in lingua sarda e ad altri siti internet. Il traduttore conta 25mila parole. Le future versioni del traduttore saranno utili per correggere gli errori commessi, creare nuove regole ed aggiungere nuove combinazioni linguistiche. La homepage di Apertium (tradotto in Sardegna grazie alla collaborazione del gruppo di utenti Sardware) include un collegamento per gli utenti che possono segnalare gli errori e proporre nuovi progetti.