A.B.
3 settembre 2016
Casa in acquisto: cresce la domanda in Sardegna
Secondo l´Osservatorio di Casa.it, nell´Isola cresce la domanda di abitazioni in acquisto (+4,8percento annuo) mentre i prezzi offerti sono sostanzialmente stabili (-0,2)
CAGLIARI - In Sardegna, nel primo semestre 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, se da un lato è aumentata la domanda delle abitazioni (+4,8percento), dall’altro sono rimasti sostanzialmente stabili i prezzi di offerta sul mercato (-0,2). Sono questi alcuni dati emersi dall’Osservatorio di Casa.it, che ha analizzato il mercato residenziale a livello nazionale e regionale. L’aumento della domanda di abitazioni riguarda tutte le città della regione. Le più dinamiche risultano Sassari (+7,4percento), Olbia (+6,7) e Oristano (+5,5). Seguono Iglesias (+4,8percento), Cagliari(+4,4), Nuoro e Tempio Pausania (+3,5) e Carbonia (+2,8).
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (-0,2percento a livello regionale), tra le città torna il segno “più” solo a Tempio Pausania (+2,7percento) e Carbonia (+1,8). Nel resto della Regione, scendono i valori che i proprietari offrono sul mercato, che, evidentemente, non riesce ancora a trovare un punto di equilibrio ben stabile. Le città che hanno sofferto maggiormente sono Cagliari (-2,1percento) ed Oristano (-1,4). Calo più contenuto a Sassari (-1percento), Olbia (-0,7), Nuoro (-0,6) ed Iglesias (-0,3).
Qual è il prezzo medio di un’abitazione oggi sul mercato sardo? A livello regionale il prezzo è di 1820euro/mq ed il budget a disposizione delle famiglie per l’acquisto è di oltre 145.600 euro. Olbia (3110euro/mq) e Cagliari (2480) sono le città più care, mentre Carbonia (1190euro/mq) ed Iglesias (1240) le più economiche. Nelle altre città, a Tempo Pausania il costo è di 2230euro/mq, a Sassari di 1600, ad Oristano di 1400 ed a Nuoro di 1340. “Un aumento della domanda di quasi cinque punti rispetto all’anno scorso è un segnale molto incoraggiante per il mercato immobiliare sardo, poiché conferma che i dati positivi già registrati nel 2015 si stanno consolidando – afferma Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi Casa.it – Bisogna tuttavia restare prudenti prima di affermare che il ciclo negativo sia concluso, le debolezze macroeconomiche del Paese influiscono ancora molto sulle decisioni di acquisto delle famiglie”.
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