Mariangela Pala
2 settembre 2016
Authority: «sede a Porto Torres per risarcire il nord Sardegna»
Cagliari è sempre più il centro attorno a cui gravita il sistema Sardegna. Città metropolitana, sede della Regione, e d’ora in poi anche dell´unica Port Authority dell´isola. Sul tema è intervenuto il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Tedde
PORTO TORRES - Cagliari è sempre più il centro attorno a cui gravita il sistema Sardegna. Città metropolitana, sede della Regione, e d’ora in poi anche dell'unica Port Authority dell'isola. Sul tema si fa sentire il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Tedde. «E’ paradossale - dice - nonostante tre porti su quattro siano ubicati nel nord Sardegna e uno solo a Cagliari, ed il 92% del traffico passeggeri transiti nei porti del capo di sopra si corre il serio rischio che Pigliaru e Deiana, dei quali sono note le sensibilità verso il sud dell’isola, scelgano Cagliari come sede dell’Autorità Portuale. Questo favorirebbe logisticamente anche l’assessore Deiana, candidato “in pectore” ad assumere la guida dell’ente. Sarebbe l’ennesimo sganassone al nord ovest della Sardegna, dopo la perdita della Città Metropolitana, del progetto di chimica verde, della Camera di Commercio e, fra poco, della gestione dell’aeroporto di Alghero che verrà affidata a privati dei quali non conosciamo il progetto di gestione».
L’esponente di Forza Italia in Regione interviene sul tema della riorganizzazione delle Autorità portuali e della scelta dell’accorpamento da farsi entro tredici giorni. «E’ vero che pur prevedendo un’unica Autorità la legge lascia alla Regione l'opzione di tenere le bocce ferme per tre anni con le due Autorità, nord Sardegna e Cagliari, che continuerebbero ad agire separatamente per 36 mesi. Ma sono convinto – sottolinea l’ex sindaco di Alghero- che fin da oggi la Regione debba fare una scelta parzialmente riparatoria, individuando un’unica Autorità di sistema portuale con sede a Porto Torres».
Con un nord ovest della Sardegna «che vive la sua stagione più triste degli ultimi cinquant’anni, - incalza Tedde- e rischia di sprofondare in un baratro per il trattamento punitivo che Pigliaru ed il centro sinistra gli stanno riservando, la scelta della sede di Porto Torres lascerebbe intravvedere un lumicino di speranza all’interno di una temperie economica e sociale grigia. Non è possibile pensare – denuncia il consigliere regionale di Forza Italia - che possa proseguire la sconsiderata azione di desertificazione istituzionale ed economica del nord ovest della Sardegna, che vede a volte spettatori delle scorribande renziane e a volte attori protagonisti Pigliaru e la sua Giunta. Ma è oramai assodato che agiscono con la connivenza degli attori politici di maggioranza espressi da questa sfortunata zona dell’isola, che si esprimono con un mesto silenzio. Con una sorta di "Braille politico».
«Dall’inizio della legislatura attendiamo uno scatto di reni della nostra classe politica che non arriva, -denuncia il vice capogruppo di Forza Italia-. Una classe politica che invece di reagire mettendo in campo iniziative forti di contrasto a questo progetto non scritto di impoverimento del capo di sopra, continua a recitare il ruolo di comparsa condividendo senza orgoglio e spirito critico le scelte del Governo Regionale. Ed il voto sulla svendita al buio della maggioranza azionaria della Sogeaal –chiude Tedde- è solo l’unico episodio in ordine di tempo.»
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