Lo dichiara Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, dopo lo sbarco di oltre 600 stranieri al porto canale di Cagliari: dati Prefettura confermano preoccupazioni
CAGLIARI - «Quando la Prefettura afferma che la percentuale dei migranti assegnata all’isola è rispettata, ma solo perché è aumentato il numero complessivo delle persone sbarcate, la preoccupazione per una situazione ormai fuori controllo è confermata, non certo affievolita». Lo dichiara Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, dopo lo sbarco di oltre 600 stranieri al porto canale di Cagliari [
LEGGI]. «Se aumenta in maniera illimitata il numero delle persone sbarcate nella nostra terra – prosegue l’esponente azzurro-, significa che le forze dell’ordine, i volontari, gli operatori sanitari non possono certo reggere un carico, che va ben oltre le possibilità e che il sistema, già al collasso, viene schiacciato del tutto».
«Parlare di percentuali non ha alcun senso ed è solo una finzione, un alibi per la politica del Governo Renzi, che rappresenta un pericolo per le nostre comunità, dal momento che vengono calcolate su numeri che aumentano di giorno in giorno. Non esiste alcun fine umanitario nel deviare in Sardegna masse di migranti destinate altrove, nell’utilizzare la nostra terra come zona di contenimento, addirittura come luogo di confino, destinazione di un’immigrazione senza criteri e senza controlli, come se i confini iniziassero solo da Ventimiglia o dal Brennero in su. Bisogna avere il coraggio di denunciare il fallimento della politica del Governo Renzi, servile sul piano internazionale e incapace su quello nazionale» incalza l'esponente azzurro.
«Da oltre un anno e mezzo chiediamo, anche con una mozione respinta frettolosamente dal centro-sinistra in aula, un intervento del presidente della Regione contro il tentativo di trasformare la nostra isola in una nuova Lampedusa - prosegue l'ex governatore -. Allora con supponenza ha risposto che bastava guardare la carta geografica per capire che non era possibile. Forse la stava osservando al contrario e solo ieri ha provato a capovolgerla. Il suo cascare dalle nuvole, ormai divenuto una consuetudine perfino davanti a questioni ‘grandi come una portaerei’, il solito tardivo disappunto a mezzo stampa non serve a nulla. Alzi la voce – ha concluso Cappellacci- nei luoghi in cui occorre farlo e dove finora ha taciuto o ha aperto bocca solo per dire signorsì a Renzi».
Nella foto: Ugo Cappellacci