S.A.
25 agosto 2016
Export Sardegna cala nel 2016: meno 38,4%
Nel 2015 la Sardegna ha visto crescere le sue esportazioni del 3,2%. Inizia male il 2016: tutti i principali settori hanno contribuito alla contrazione
CAGLIARI - Nel 2015 la Sardegna ha visto crescere le sue esportazioni del 3,2%, al di sotto della media nazionale (+3,8%), per un valore complessivo di 4,8 miliardi di euro. La sua quota di export sul totale Italia resta invariata rispetto al 2014, pari all'1,2%. Sul lato delle importazioni si rileva invece un calo (-18,2%), in controtendenza con l'andamento generale dell'import italiano (+3,3%), consolidando il trend negativo registrato nel 2014 (-13%).
Male il primo trimestre del 2016: le esportazioni sono calate del 38,4%, segno meno ancora più accentuato per le importazioni (-50,8%). Tutti i principali settori hanno contribuito alla contrazione: l'export dei raffinati petroliferi è diminuito del 40,3%, gli alimentari del 19,5% e i prodotti in metallo del 72,5. E' quanto emerge dal rapporto annuale 2015-2016 sul commercio estero dell'Ice.
Con riferimento ai principali mercati di sbocco, la Sardegna continua ad essere orientata verso mercati geograficamente vicini. L'Unione Europea si conferma, anche nel 2015, la principale area di destinazione dell'export isolano, con una quota del 32,7%, seguita dall'Africa settentrionale (21,8%) e dai Paesi europei non Ue (20,9%). Il Regno Unito, assorbendo il 15% dell'export dell'Isola, risulta il principale paese partner della regione, seguito dall'Arabia Saudita (13%) e dalla Spagna (9,1%).
Si segnala, infine, il forte aumento dei flussi di export nel 2015 verso l'Egitto e la Slovenia che segnano rispettivamente +81,6% e +46,5%. A livello settoriale, con una crescita del 5,1% nel 2015, l'export di coke e prodotti petroliferi raffinati ha mantenuto il primato, rappresentando oltre l'80% delle esportazioni regionali. Una quota significativa è rappresentata anche dai prodotti alimentari (4,1%) e dai prodotti in metallo (4%), in crescita nel 2015 del 13,4% e 7%. Registra invece una variazione negativa il settore dei prodotti chimici (-23,6%) che detiene una quota sull'export del 3,4%. Le esportazioni di servizi si sono contratte del 4%, per un valore complessivo di 626 milioni di euro, pari allo 0,1% del totale nazionale.
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