Mariangela Pala
13 agosto 2016
Asinara: dalla Regione 950mila euro per Campu Perdu
Un finanziamento regionale di 950mila euro permetterà il recupero di Campu Perdu, una delle dieci diramazioni del carcere dell’Asinara con le stesse potenzialità agricole e strutture di Trabuccato che consentono anche l’allevamento dei cavalli e di altri animali e attività agrituristiche da sviluppare in linea con le finalità istituzionali dell’Ente Parco
PORTO TORRES - Un finanziamento regionale di 950mila euro permetterà il recupero di Campu Perdu, una delle dieci diramazioni del carcere dell’Asinara con le stesse potenzialità agricole e strutture di Trabuccato che consentono anche l’allevamento dei cavalli e di altri animali e attività agrituristiche da sviluppare in linea con le finalità istituzionali dell’Ente Parco. Con delibera di Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Donatella Spano, è stata approvata una scheda progettuale presentata dal Parco Nazionale dell’Asinara.
Il finanziamento prevede il recupero conservativo e la riqualificazione di alcuni edifici storici adibiti a caserma per gli agenti della polizia penitenziaria e per utilizzo carcerario (ex-Diramazione di Campu Perdu). Per l’assessore Spano «investire nella valorizzazione ambientale, così come fanno da decenni nei Paesi più avanzati, vuol dire mettere in moto una economia nuova, aperta a un turismo esigente che parte dai giovani e dalle famiglie».
Per il presidente del Parco dell’Asinara Antonio Diana «l’obiettivo dell’intervento è quello di migliorare le condizioni dell’offerta e della fruizione sostenibile e di innescare dinamiche virtuose ed originali di sviluppo imprenditoriale con ricadute occupazionali positive, anche con la promozione di nuove professionalità». In questa prospettiva l’intervento di recupero degli edifici storici dell’ex-Diramazione carceraria di Campu Perdu si inquadra nel miglioramento funzionale del sistema delle strutture per la fruizione turistica programmato dall’Ente Parco, in particolare con il potenziamento dell’Osservatorio del Mare attraverso allestimenti per servizi residenziali (micro-ricettivi), spazi con funzioni di Centro visite, Centro Informazioni e Orientamento e laboratori biologici per le attività scientifiche e di ricerca, fruibili anche a scopi di turismo educativo e scientifico.
Il percorso progettuale si inserisce all’interno di altri interventi materiali ed immateriali recentemente approvati al Parco nell’ambito della programmazione comunitaria (Life+ e Interreg Po Marittimo),+ che vedono anche il coinvolgimento diretto delle Amministrazioni locali interessate (Porto Torres e Stintino) e del sistema degli operatori qualificati che agiscono sull’isola e nei territori circostanti (rete degli Operatori del Parco).
|