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Alguer.itnotiziealgheroOpinioniBorgateUna legge per commissariare i Comuni zozzoni
Tonina Desogos 8 agosto 2016
L'opinione di Tonina Desogos
Una legge per commissariare i Comuni zozzoni
<i>Una legge per commissariare i Comuni zozzoni</i>

L'ambiente ha un valore, soprattutto in Sardegna, dove i turisti, uno dei beni più preziosi dell'economia isolana, devono essere accolti centrando le loro più alte aspettative. La Regione investe ogni anno in promozione turistica milioni di euro e ciò che viene promosso in Italia e all'estero sono in primis il nostro ambiente incontaminato, la cultura e i prodotti tipici. Ai Comuni spetta, tra le altre cose, il compito di accogliere gli ospiti facendo del proprio meglio affinché le vacanze in Sardegna possano tramutarsi in esperienze uniche, da raccontare con entusiasmo ad amici e parenti.

Crediamo che quelle Amministrazioni Comunali che vanificano gli sforzi della Regione (e di tutti coloro che lavorano con il turismo), soprattutto nella mancata difesa dell'ambiente, debbano essere dapprima ammonite, sino ad arrivare al commissariamento, prevedendo altresì, per i fautori dei danni, l'interderdizione dai pubblici uffici in modo perpetuo. Sulla salute pubblica e sull'economia non si scherza e chi, nel Ventunesimo Secolo, non è in grado di capire le enormi conseguenze dei disservizi nel controllo e nella gestione dei rifiuti, non può essere lasciato fare e deve necessariamente essere inquadrato dall'alto.

Le borgate di Alghero vivono e denunciano uno stato di abbandono umiliante. La questione dei mancati controlli e dell'inefficienza cronica del servizio di nettezza urbana nell'area parco e pre-parco è inaccettabile. Scaricare le colpe su altri, pensare di risolvere la situazione con comunicati stampa, prendere per fessi i cittadini senza trovare immediate soluzioni concrete è altrettanto inammissibile, oltre che ridicolo e penoso.
Chiederemo alla Regione di impegnarsi per promuovere una legge regionale che possa arrivare a rimuovere quegli amministratori che, dopo segnalazioni verificate, proseguono imperterriti nel consentire lo stupro sistematico del territorio sardo con i conseguenti incalcolabili danni economici, sociali, di salute e d'immagine per i loro datori di lavoro, cioè i cittadini che li hanno votati. Nelle proprie case private chi amministra può serenamente decidere di vivere tra la rogna, ma non è più tollerabile che tale situazione venga esportata all'esterno, danneggiando la collettività intera.

* per i Comitati di Borgata di Sa Segada-Tanca Farrá, Maristella e Guardia Grande–Corea



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