A.B.
6 agosto 2016
Acqua, in arrivo i rimborsi
L´Egas ha approvato un regolamento che tutela le “utenze deboli”. Potranno accedervi i gruppi familiari che sono seguiti dai servizi sociali dei Comuni che fanno parte dell´Ambito Sardegna
SASSARI - Un regolamento che consentirà di disciplinare la concessione di agevolazioni economiche sotto forma di rimborsi tariffari alle “utenze deboli” che, a causa delle loro condizioni socio-economiche disagiate, non sono in grado di pagare le bollette dell'acqua. Lo ha approvato nei giorni scorsi il Comitato istituzionale d'Ambito dell'Egas, presieduto dal sindaco di Sassari Nicola Sanna e composto dai sindaci di Oristano, Macomer, Bitti, Arzachena, Maracalagonis, San Teodoro e dal delegato del presidente della Giunta Regionale, l'assessore Paolo Maninchedda. Il regolamento per l'attuazione di agevolazioni tariffarie a carattere sociale per il servizio idrico integrato nasce dopo un'attenta valutazione da parte dell'Egas. A fare da base allo studio, i dati forniti dal gestore del servizio idrico integrato sul fenomeno della morosità, originato anche dalle situazioni conclamate di disagio socio-economico nelle quali si trova una crescente fascia di utenti.
L'Egas, allora, ha utilizzato la possibilità prevista dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, che con una deliberazione del 2015, consente che una quota dei ricavi destinata al Fondo nuovi investimenti sia destinata al finanziamento di agevolazioni tariffarie a carattere sociale. Da qui, l'idea di una disciplina per la concessione di agevolazioni economiche sotto forma di rimborsi tariffari ai nuclei familiari in condizioni socio-economiche disagiate che residenti nei Comuni ricompresi nell'Ambito della Sardegna. Quindi, l'Egas ha deliberato un regolamento in collaborazione con il gestore, una specifica procedura per l'utilizzo delle somme già accantonate nel Foni e non ancora spese che derivano dall'applicazione dei precedenti metodi tariffari. «Un importante passo – ha dichiarato il sindaco Sanna – a favore degli utenti più deboli e bisognosi che, in questo particolare frangente economico caratterizzato da una forte assenza di lavoro e reddito, versano in condizione di povertà estrema. Una deliberazione che esalta il principio della solidarietà sociale delle nostre comunità, perché il Fondo è alimentato dalla tariffa, vale a dire da ciò che ciascuno di noi paga ad Abbanoa per il servizio idrico e depurativo».
Il regolamento, composto di otto articoli, mette in evidenza l'oggetto e le finalità dello stesso atto, specificando che nel “Gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna è istituito un Fondo di solidarietà finalizzato al finanziamento delle agevolazioni pari al 30percento dell’ammontare del Foni, da destinare alle agevolazioni tariffarie”. «L’importo, stimato in circa 3,5milioni all'anno – spiega Sanna – viene individuato e ripartito in quote di cui potranno beneficiare i residenti nei Comuni attraverso le qualificate segnalazioni dei servizi sociali, con una tempistica già definita nel regolamento». Inoltre, lo stesso regolamento indica specificatamente la titolarità delle competenze sulle procedure di agevolazione, e poi ancora la ripartizione del Fondo ai Comuni e le modalità di utilizzo, i soggetti beneficiari delle misure di agevolazione, la misura dell’agevolazione e la gestione del Fondo di solidarietà, la rendicontazione e le norme per il corretto utilizzo del fondo, quindi stabilisce che l'entrata in vigore dell'atto parte dalla data della sua approvazione, quindi già dal 2016 e che l'Egas, dall'entrata in vigore del regolamento, attuerà una verifica sulle modalità operative per valutarne l’effettiva efficacia.
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